Ha preso il via a Cerea un nuovo servizio che punta a sostenere le persone vittime di reati. Il Comune ceretano ha attivato il nuovo sportello di ascolto gratuito – situato negli uffici della biblioteca comunale, in viale della Vittoria 20, e aperto il sabato mattina dalle 9.30 alle 12.30 – in collaborazione con Rete Dafne Verona, che mette a disposizione di tutti coloro che hanno subito le conseguenze di crimini, tra cui anche familiari o persone vicine, informazioni utili sui propri diritti e un supporto psicologico specifico.

«La nostra amministrazione comunale è attenta a garantire la sicurezza dei nostri cittadini, in stretta sinergia con le forze dell’ordine operative nel territorio. Al tempo stesso le istituzioni devono poter garantire il massimo supporto a livello di prevenzione e di sostegno nei confronti di quei cittadini rimasti coinvolti in episodi negativi, che a volte possono segnare le esistenze delle persone. In questi frangenti è fondamentale esserci e fornire un aiuto prezioso quando richiesto, grazie all’importante collaborazione di realtà come Rete Dafne Verona», – afferma il sindaco Marco Franzoni.

La presentazione in biblioteca del nuovo sportello Rete Dafine.

«Le vittime che si rivolgono allo sportello sono persone che vivono situazioni di fragilità e che hanno subito un danno, anche fisico, mentale o emotivo, o perdite economiche causate direttamente da un reato. – spiega il vicesindaco e assessore alle Politiche sociali Cristina Morandi, che evidenzia – L’attività è a disposizione di chiunque, senza alcuna distinzione di genere, età, nazionalità, razza, religione e condizione socio-economica e intende dare risposte ai diversi bisogni che le vittime avanzano, dall’ambito legale, a quello sociale e psicologico, fino ad arrivare a richieste di protezione e sicurezza. Gli effetti di un reato possono avere ripercussioni anche indirette, che possono riguardare persone non direttamente coinvolte. Per questo il servizio è a disposizione, ad esempio, per familiari, partner e soccorritori che sono stati colpiti dall’episodio criminoso».

Lo sportello ceretano si inserisce nel progetto regionale Re-Agire e si propone di agire su due fronti. In prima battuta i responsabili del servizio sono a disposizione per rispondere alle domande e ai dubbi della persona vittima di reato, per poi illustrare le forme di tutela previste dall’ordinamento sia in sede penale che civile, per poter scegliere consapevolmente la migliore strategia da intraprendere per tutelarsi. Ma non solo. L’attività si occupa anche di fornire un sostegno psicologico, una consulenza medico – psichiatrica quando richiesta e di fornire un servizio di accompagnamento nei luoghi giudiziari preposti.
Emma Benedetti, di Rete Dafne Verona, sottolinea: «Gli operatori che accoglieranno, ascolteranno e supporteranno le vittime nei loro bisogni sono tutti addetti formati attraverso corsi specifici erogati da Rete Dafne Italia. La Rete nazionale cura anche la supervisione clinica e metodologica degli operatori veronesi attraverso un finanziamento specifico erogato da Fondazione Cariverona».

Lo sportello è aperto su appuntamento il sabato mattina presso gli uffici della Biblioteca Comunale. Il numero di telefono 375 7456000 è a disposizione dal lunedì al venerdì 16 alle 18, mentre la segreteria è attiva 24 ore su 24, con la persona che verrà ricontattata da un operatore entro il primo giorno lavorativo successivo alla chiamata. È inoltre possibile scrivere agli operatori del servizio inviando una e-mail a: verona@retedafne.it

 

 

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