Per colpa di una sigaretta fumata vicino a numerose cisterne aveva causato un rogo in cui era andato distrutto un furgone.

Accusato di incendio colposo, ieri mattina un 42enne ha patteggiato davanti al giudice Marzio Bruno Guidorizzi la pena di 8 mesi dopo essersi in precedenza opposto a un decreto penale (in sostanza, un’ammenda pari a 9mila euro) notificatogli dal Pm alla conclusione delle indagini preliminari.

E questo perché, in base al capo d’imputazione, il 20 marzo 2019 avrebbe «provocato un incendio facendo cadere una sigaretta su della segatura e del liquido infiammabile,così danneggiando nel rogo un furgone».

Quel giorno era circa mezzogiorno e trenta, quando le fiamme altissime divamparono nell’area esterna di un capannone sito in viale del Lavoro a Cerea. Lì era stato parcheggiato un furgone Ducato che, date le alte temperature, subì il «degradamento del vano motore e della carrozzeria». Non solo, perché il fuoco lambì un altro mezzo e anche la facciata del fabbricato. Intervennero pompieri e finanzieri che misero sotto sequestro le cisterne.