Dal primo gennaio del prossimo anno Boschi Sant’Anna non farà più parte dell’Unione di Comuni dall’Adige al Fratta, il consorzio nato nel 1999 di cui fanno parte anche i Comuni di Bonavigo (da oggi 11 giugno commissariato), Terrazzo, Bevilacqua e appunto Minerbe.

L’uscita dal consorzio del comune presieduto dal sindaco Enrico Occhiali ha surriscaldato gli animi tra maggioranza e opposizione nell’ultimo consiglio comunale di Minerbe di giovedì 4 giugno, in particolare ad alzare i toni il consigliere di opposizione Giuseppe Bertoldi che aveva definito: «Un fallimento dell’amministrazione Girardi l’uscita dall’Unione di Boschi» riferendosi al fatto che il sindaco di Minerbe è anche il presidente del consorzio stesso.
«Un eventuale scioglimento dell’Unione – racconta Bertoldi – comporterà minori servizi per il territorio, come l’assistente sociale, e costi maggiori a carico del bilancio comunale già in difficoltà che ricadranno sui cittadini. Probabilmente non è stato presentato un piano di aggregazione convincente da parte del sindaco di Minerbe, Girardi, quale Comune capofila, e questo è il risultato».

L’Unione di Comuni dall’Adige al Fratta era nata vent’anni fa per mano del sindaco Tullio Ferrari con l’obiettivo di dar vita ad un super Comune di circa 12mila abitanti nel giro di un decennio come prevedeva la legge.
Normativa che, visto lo scarso successo, è stata poi modificata lasciando che i municipi mantenessero la loro autonomia e proseguissero un percorso condiviso ma limitato solo ad alcuni servizi in comune.

In più riprese il sindaco Andrea Girardi aveva cercato di avviare un dialogo con le altre amministrazioni per provare a mettere in campo una fusione tra Minerbe e uno o più enti. «Purtroppo nonostante i nostri numerosi tentativi, nessuno degli altri Comuni ha voluto seguirci e provare a dar vita a questo percorso» – ma rispondendo a Bertoldi ricorda che «Non era andata meglio neanche quando governavano loro dell’amministrazione Ferrari visto che non sono mai riusciti a dar vita ad un minimo progetto concreto di aggregazione, anzi avevano già allora numerosi problemi di coabitazione. L’uscita di Boschi Sant’Anna – continua il sindaco – non è stata assolutamente determinata da incomprensioni personali, come qualcuno vuol fare credere, con il sindaco Occhiali con cui ho un ottimo rapporto, ma da motivi economici legati alla necessità che l’amministrazione di Boschi ha di riversare il costo dell’Unione sull’organico del personale comunale».

Giovanni Pesenato vice presidente di Ater Verona, consigliere comunale d’opposizione oltre che consigliere all’interno dell’Unione stessa era presente alla nascita del Consorzio e conferma i tentativi fatti più volte dai vari sindaci che si sono succeduti di coinvolgere gli altri Comuni: «Sia nei due mandati di Carlo Guarise, che di Tullio Ferrari e oggi anche con Andrea Girardi le amministrazioni minerbesi sono sempre state convinte sostenitrici della fusione, però si sono sempre scontrate con alleati che non hanno mai voluto realmente crederci.
Se c’è stato un fallimento in questo senso dell’Unione non è certo colpa del Comune di Minerbe, per questo le accuse di Bertoldi sono solo polemiche personali che non trovano riscontro».

Foto: da sinistra, Giovanni Pesenato consigliere comunale d’opposizione oltre che consigliere all’interno dell’Unione; il sindaco di Minerbe Andrea Girardi e il consigliere di opposizione Giuseppe Bertoldi.