Insieme ad altri due complici aveva atteso la donna tornasse alla sua abitazione, in una zona isolata di Oppeano, per costringerla a consegnare denaro e monili. La banda però si è subito trovata alle costole i carabinieri

Dopo aver messo a segno il loro efferato crimine, si sono subito trovati i carabinieri della Compagnia di Legnago alle calcagna: uno di loro è stato quindi arrestato, nonostante la sua strenua resistenza, mentre gli altri due complici sono riusciti a far pedere le proprie tracce nella campagna.

È il bilancio della vicenda che ha avuto inizio nella serata di ieri lunedì 17 dicembre in una zona isolata di Ca’ degli Oppi, nel comune di Oppeano, e che ha avuto come sfortunata protagonista una residente di 61 anni.

LA RAPINA – Erano circa le 18.50, quando è scattato l’allarme nella centrale operativa della Bassa veronese. Dall’altra parte della cornetta c’era la vittima, molto agitata, che ha raccontato agli uomini dell’Arma di essere stata aggredita sulla soglia di casa da tre malviventi, dal volto coperto e armati, che dopo averla costretta ad entrare l’avrebbero picchiata per farsi consegnare del denaro (una cifra inferiore a 200 euro) ed alcuni monili, prima di allontanarsi con il bottino.

Come è spesso consuetudine, i rapinatori avevano parcheggiato la macchina nella campagna vicina per celarla ad occhi indiscreti e hanno quindi abbandonato la zona solo dopo averla raggiunta, dando così il tempo alla donna di avvisare le forze dell’ordine e di fornire loro una lucida descrizione, principalmente sulla loro altezza e corporatura.

L’INSEGUIMENTO – Raccolte quindi le informazioni della vittima, gli uomini coordinati dal capitano Lucio De Angelis si sono subito messi alla loro ricerca, trovando un immediato riscontro. Una pattuglia infatti si trovava nelle vicinanze dell’abitazione in cui è avvenuta la rapina e quando, pochi minuti dopo, ha notato tre individui a bordo di una Volkswagen Golf (che risulterà poi rubata), i quali corrispondevano alle descrizioni nelle loro mani, non li hanno persi di vista, riuscendo a bloccarli in un parcheggio di Raldon, negando loro ogni via di fuga grazie all’ausilio di un’altra auto.

L’ARRESTO – Non appena possibile, i due malviventi seduti al posto dei passeggeri hanno aperto le porte e sono scappati a piedi, lasciando lì il guidatore, che ha avviato una violenta colluttazione con i carabinieri. L’uomo ad un certo punto ha estratto una pistola, rischiando così di avviare un conflitto a fuoco molto pericoloso, soprattutto perché sarebbe avvenuto in una zona abitata. Il sangue freddo dei militari però li ha portati a tenere le rispettive armi nelle fondine: una mossa che alla fine darà loro ragione, visto che la pistola impugnata dal criminale era in realtà una replica.

Alla fine l’uomo dunque è stato bloccato e portato in caserma, dove è stato dichiarato in arresto con le accuse di rapina, resistenza a pubblico ufficiale, violenza a pubblico ufficiale, lesioni a pubblico ufficiale e non, ricettazione e minaccia aggravata. L’uomo V.V.H., 24 anni di origini romene, era già finito in manette in passato per un furto di energia elettrica a Sanguinetto e alle spalle aveva altri precedenti di polizia.

La donna di 61 anni vittima della rapina è stata trasportata al Pronto Soccorso dell’ospedale Mater Salutis di Legnago, dopo essere stata colpita soprattutto al volto, ricevendo una prognosi di 30 giorni. 15 e 30 giorni di prognosi anche per due carabinieri protagonisti della violenta colluttazione con il malvivente.

Solo parte della refurtiva infine è stata recuperata, mentre la parte mancante si ritiene sia in mano agli altri due malviventi.

Foto: a sinistra il rapinatore arrestato V.V.H., 24 anni di origini romene; a destra in alto, il comandante dei Carabinieri di Legnago Capitano Lucio De Angelis che ha coordinato le operazioni e al suo fianco il Luogotenente Mauro Tenani dei Nor; al centro, l’arma della rapina; in basso, una parte del bottino e alcuni indumenti del criminale.