Silenziosi, confortevoli e, soprattutto, ad emissioni zero. Sono i primi 11 autobus elettrici ATV, che già dai prossimi giorni apriranno le porte agli utenti in attesa alle fermate della rete urbana di Verona e di quella di Legnago. Un passo avanti storico per il trasporto pubblico scaligero, che offrirà ai passeggeri un’esperienza di viaggio del tutto nuova, più moderna, sicura, comoda, silenziosa e, naturalmente senza impatto sull’ambiente.

«Questi nuovi autobus – commenta il presidente Massimo Bettarello – sono il primo risultato concreto del percorso di sostenibilità già da tempo intrapreso da ATV in condivisione con gli Enti di riferimento che ci stanno supportando dal punto di vista economico e strutturale ad ai quali va il nostro ringraziamento.
Per l’acquisto degli e-bus, sono state impiegate diverse linee di finanziamenti: 1,4 milioni provengono da fondi della Regione veicolati tramite la Provincia, mentre il Comune di Verona ha reso disponibili 10 milioni provenienti dal Piano Nazionale Strategico della Mobilità Sostenibile, utilizzati finora per il 25%.
Investimenti rilevanti quindi, se consideriamo che il progetto prevede anche la realizzazione della futura stazione di ricarica degli e-bus, per la quale è ben avviato il confronto con l’Amministrazione comunale.
Dovrebbe essere ospitata in via Avesani, strutturata per ricaricare rapidamente una flotta di 100 autobus elettrici, così da supportare le necessità energetiche del trasporto pubblico per un ampio orizzonte temporale».

«Per il trasporto pubblico di Verona – aggiunge il direttore generale di ATV, Stefano Zaninelli – si tratta di un importante salto di qualità, paragonabile a quello compiuto 15 anni fa quando era stata fatta la scelta di adottare l’alimentazione a gas naturale per la flotta urbana, successivamente estesa anche a quella suburbana. Una svolta che in questi anni ha portato enormi benefici in termini di riduzione delle emissioni nocive e che ora sarà ulteriormente consolidata dal passaggio all’elettrico. I primi 11 e-bus oggi in servizio sono infatti l’avanguardia della futura flotta urbana, che entro i pro
ssimi due anni sarà ulteriormente ampliata con l’arrivo di circa 30 mezzi elettrici. Prevedendo anche il completamento della nuova filovia, si può immaginare che nell’arco dei prossimi 3 anni il 75% del trasporto pubblico di Verona sarà mosso da energia pulita. Accanto ai vantaggi ambientali, va aggiunto che un e-bus offre prestazioni migliori in termini di manovrabilità, manutenzione e consumi: nonostante il prezzo d’acquisto sia sensibilmente maggiore, i costi di gestione dei bus elettrici sono circa la metà rispetto a quelli tradizionali».

Ma l’impegno di ATV per ringiovanire la propria flotta non passa solo dall’elettrico, come ricorda ancora il presidente Bettarello: «Se i nuovi e-bus rappresentano l’aspetto di maggiore appeal del processo di rinnovo, non va dimenticato che stiamo lavorando anche sul fronte dell’acquisto dei mezzi con motorizzazioni più tradizionali pur sempre a basso impatto, quali metano e diesel Euro 6. Il completamento del piano 2022-2023 sta infatti progressivamente portando all’ingresso in servizio di 81 nuovi autobus urbani ed extraurbani di diversa tipologia, per un investimento totale di 23,2 milioni».

Entrando nel dettaglio dei nuovi autobus elettrici, si tratta di mezzi urbani di due tipologie: i 6 bus da 12 metri sono forniti da BYD, multinazionale del settore hi-tech e azienda leader mondiale nella produzione di autobus elettrici. I bus scaligeri sono prodotti in Europa, nella fabbrica ungherese di Komárom, e impiegano numerosi componenti realizzati nella UE. La capacità della batteria di 383 kWh consente, con una ricarica completa, un’autonomia di oltre 350 km nel ciclo urbano, sufficiente quindi per completare una giornata di servizio. Il posizionamento delle batterie sopra il tetto, permette di recuperare ulteriore spazio interno a vantaggio dei viaggiatori. Sono 71 complessivamente i posti disponibili di cui 33 a sedere e 37 in piedi. L’accesso è ribassato con spazio per il trasporto di una carrozzella per le persone disabili. Completa la dotazione tecnologica, con telecamere interne, ampi display interni ed esterni. Il costo di ciascun bus è di 430 mila euro.

Gli altri 5 bus sono di dimensioni medie, 8 metri di lunghezza e appartengono al modello ATAK-EV, prodotti da Karsan, una delle aziende leader nel settore automotive in Turchia e nel mondo. Karsan è socio di Industria Italiana Autobus (IIA), ed ha prodotto per il mercato italiano oltre 1000 autobus urbani. Dei bus prodotti per ATV, 4 andranno a sostituire i mezzi di analoghe dimensioni in servizio a Verona sui percorsi che, per le caratteristiche viabilistiche, necessitano di autobus agili dalle dimensioni contenute. Anche il servizio urbano di Legnago beneficerà di un nuovo e-bus Karsan, in grado di trasportare 48 persone con una postazione per ospitare le persone disabili in carrozzella. Il costo di ogni mezzo è di 300 mila euro.

Gli interventi

Roberto Danieli, Vice Sindaco di Legnago e Assessore a Mobilità e Trasporti
«A Legnago stiamo cercando di rivoluzionare tutto il trasporto pubblico locale della nostra città. A breve partirà un nuovo servizio a chiamata innovativo, e oggi presentiamo un nuovo automezzo che andrà a unirsi alla flotta in servizio nel nostro comune. Per quanto un solo mezzo elettrico sembri poco, dato che verrà fatto a chiamata, il servizio sarà razionalizzato e ottimizzato. C’è ancora tanto da lavorare, ma la strada tracciata è quella giusta».

Flavio Pasini, presidente della Provincia di Verona
«Siamo abituati a vedere i mezzi a gas naturali, ma questo è un passaggio in più, un passaggio importante e che condividiamo pienamente come Provincia di Verona. Abbiamo ancora alcuni mezzi obsoleti, ma cercheremo di cambiarli e di rinnovarli a breve, un po’ alla volta.
Ai cittadini chiediamo spesso di cambiare mezzo, o di cambiare caldaia. L’esempio che possiamo dare noi è che i comuni si rinnovano, che rinnovano il loro parco mezzi e il trasporto pubblico. Questo lo facciamo anche come Provincia, dando incentivi ai comuni sulle macchine elettriche, sulle caldaie e sui pulmini che portano i bambini a scuola, per rendere elettrici anche questi».

Elisa De Berti, Vice Presidente della Regione Veneto –
«Come Regione Veneto, con ATV e tutte le altre aziende di trasporto stiamo lavorando bene anche su progetti di integrazione ferro-gomma molto importanti. Nella sfortuna della pandemia e tutte le sue conseguenze negative, si sono se non altro create le condizioni per stringere un rapporto di collaborazione che con alcune province e con ATV sta sviluppando progettualità interessanti. Indipendentemente dalle risorse che la Regione dà al TPL, ci tengo a sottolineare che a differenza di altre regioni in cui le risorse sono ingenti, il TPL della Regione Veneto nel panorama nazionale, è un’eccellenza. Quando metti a disposizione un servizio efficiente, frequente, dove il comfort e la sostenibilità sono garantiti da questi mezzi, credo che di scuse per non utilizzare il trasporto pubblico, soprattutto in una città come Verona, non ce ne sono».