Nella biblioteca “Gervasio Bellinato” di Porto di Legnago fa tappa a maggio la mostra itinerante, nelle biblioteche della provincia di Verona, che presenta 5 opere cofirmate da Lionello Fiumi e Felice Naalin: un poeta vissuto nella prima parte del Novecento in dialogo, a distanza temporale, con un artista contemporaneo.

Le poesie di Fiumi sono scritte in corsivo inglese e sono in relazione enigmatica con le immagini pittoriche costruite ad acquerello, guazzo e pastello in modo sincretico. L’allestimento prevede le opere su cavalletti, ambientate tra gli scaffali dei libri, per non interrompere la magia delle biblioteche.

I due artisti messi a confronto hanno un curricolo di notevole livello.
Lionello Fiumi è uno tra i grandi poeti del Novecento che si è formato in ambito europeo tra Monaco, il mar Baltico e Parigi. Ha avuto numerosi riconoscimenti internazionali ed è stato a contatto con Ungaretti, Quasimodo, Marinetti e Saba. Felice Naalin è uno tra gli artisti che si è particolarmente distinto, in ambito internazionale, occupandosi di immagini sia nel segmento tradizionale, sia nelle modalità più estreme. La mostra propone un dialogo tra due artisti che non si sono mai incontrati, per ragioni anagrafiche, ma che hanno cercato autonomamente una via alternativa all’irrompere dei realismi e delle successive conseguenze.
Una via Classica che, con improprie visualizzazioni, mette le proposte estetiche (le immagini di Felice Naalin e i versi di Lionello Fiumi) in dialogo enigmatico: sono rebus, messaggi da interpretare.
Ciò significa che non è esplicita alcuna comparazione, bensì le immagini vengono date come stimoli per intuire una possibile relazione di significati: uno stimolo per il pubblico più attento a trovare una possibile logica.

In questa sede si realizzerà in data 28 Maggio un laboratorio iconico linguistico con i ragazzi del Liceo Cotta di Legnago, i quali andranno a codificare l’enigma delle immagini proposto dagli artisti.
Questa strada fu già percorsa da illustri artisti del Rinascimento veneto come Giorgione. L’artista, nell’opera “Tempesta”, abbinò immagini apparentemente non collegate allo scopo di dare un’occasione, agli umanisti dell’epoca, di godere di possibili racconti logici.

Con questa esposizione si vuole quindi, superando le categorie temporali, presentare opere letterarie e artistiche che, anche se sono state composte in tempi diversi, confermano che tutto quello che è godibile nel nostro tempo, è contemporaneo.
La mostra, itinerante, è stata inaugurata il 10 ottobre 2021 a Roverchiara, in occasione del Premio nazionale letterario “Lionello Fiumi”.

L’evento è patrocinato dall’Assessorato alla Cultura dei Comuni di Roverchiara e Legnago, è appoggiato da vari enti collaboratori, ed è curato da Francesca Zermiani.