Quest’anno niente Festa dei Bisi, delle Ciliegie, degli Asparagi, tutte le manifestazioni sono sospese e gli eventi sopra le mille persone sono stati cancellati definitivamente.
Ma per le sagre c’è ancora un lumicino di speranza.

Le nuove regole dettate dalla emergenza Covid cambieranno molto le feste tradizionali, che dovranno essere organizzate per piccoli numeri e con molta prevenzione.
Quindi: termoscanner, distanziamento, ingressi separati, personale incaricato di monitorare.
Viene richiesto pure di riorganizzare gli spazi, anche mediante segnaletica a terra, per consentire l’accesso in modo ordinato e, se del caso, contingentato, al fine di evitare assembramenti di persone. Sagre, in pratica, a “numero chiuso”.

In Veneto ci sono circa tremila sagre che quest’anno in buona parte verranno cancellate, sopra i mille partecipanti, evento annullato. Pro Loco, realtà comunali, parrocchie e associazioni potranno pensare a qualcosa di più piccolo e qualcuno lo sta già facendo.

In attesa di capire l’andamento del contagio, la conferenza Stato-Regioni negli scorsi giorni ha redatto delle linee guida.
Tra queste, ci sono anche quelle relative a fiere e sagre redatte dalla Regione Veneto che ha in programma l’apertura dopo il 15 giugno, il timing le vede possibili dal week end del 18 giugno.

Ecco le nuove regole per sagre, fiere e altri eventi e manifestazioni assimilabili nella Regione Veneto

Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, se opportuno comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità, sia mediante l’ausilio di apposita segnaletica e cartellonistica, sia ricorrendo al personale addetto, incaricato di monitorare e promuovere il rispetto delle misure di prevenzione.

Riorganizzare gli spazi, anche mediante segnaletica a terra, per consentire l’accesso in modo ordinato e, se del caso, contingentato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazionetra gli utenti, ad eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi o per le persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale. Detto aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.

Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.

Negli spazi espositivi specificatamente dedicati alle manifestazioni fieristiche (sia ambienti chiusi, sia aperti), la postazione dedicataallareception e allacassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); inogni caso, favorire modalità di pagamento elettronico egestione delle prenotazioni online, e se possibile mantenere un registro delle presenze per una durata di 14 giorni.

È necessario rendere disponibili prodotti disinfettanti per i clienti e per il personale in più punti dell’impianto, in particolare nei punti di ingresso e di pagamento.

Nel caso di acquisti con scelta in autonomia e manipolazione del prodotto da parte del cliente, dovrà essere resa obbligatoria la disinfezione delle mani prima della manipolazione della merce. In alternativa, dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente.

Se presenti, eventuali posti a sedere dovranno prevedere un distanziamento minimo tra le sedute di almeno un metro o tale da garantire il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro.

In considerazione del contesto, tutti i visitatori devono indossare la mascherina a protezione delle vie aeree (per i bambini valgono le norme generali); tale obbligo si applica anche agli operatori addetti alle attività a contatto con il pubblico.

Garantire la frequente pulizia e disinfezione di tutti gli ambienti, attrezzature e locali, con particolare attenzione alle aree comuni e alle superfici toccate con maggiore frequenza (corrimano, interruttori della luce, pulsanti degli ascensori, maniglie di porte e finestre, ecc.).

Per tutti gli spazi al chiuso, favorire il ricambio d’arianegli ambienti interni. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria; se ciò non fosse tecnicamente possibile, vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e in ogni caso va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati, secondo le indicazioni tecniche di cui al documento dell’Istituto Superiore di Sanità.

Per eventuali ulteriori servizi erogati all’interno di tali contesti (es. bar, ristorazione) attenersi alla relativa scheda tematica specifica.

[ Manuela Donà ]