Eadesso rischia di aprirsi anche il “caso Mattiazzi” a Legnago.
A farlo scoppiare è l’interpellanza presentata il 16 giugno dal consigliere d’opposizione ed ex assessore alla Cultura della giunta Scapin, Silvia Baraldi, assieme ai colleghi Renato Defendini, Stella Bonini, Michele Masin e Diego Porfido.
Un’interpellanza che porta a conoscenza dei cittadini la scelta dell’amministrazione comunale, ed in particolare del sindaco Graziano Lorenzetti, di affidare a Paola Mattiazzi, musicista e professionista nell’organizzazione di eventi di cultura e spettacolo, «un incarico part time della durata di 8 mesi, dal 1° maggio al 31 dicembre 2020, con un impegno di spesa pari a 12.265 euro».

Un nuovo fronte per l’amministrazione Lorenzetti, dopo le vicende della Lese.
«In pratica – attacca Baraldi – il sindaco che si era tenuto per sé l’importante delega alla cultura, in questo modo ha di fatto creato il suo sesto assessore.
Ora, viste anche le limitazioni dell’emergenza Covid che rendono difficile l’organizzazione di eventi, riteniamo che si poteva attendere prima di fare questa scelta e spendere questi denari dei cittadini».

Non solo, i consiglieri nell’interrogazione al sindaco chiedono perché a questo punto non è stato creato un assessorato alla cultura e «come mai è stato scelto di pagare la professionista mentre altre persone dello staff del sindaco non percepiscono alcun compenso», con chiaro riferimento al segretario particolare del primo cittadino e consigliere alla casa di riposo, Maurizio De Lorenzi. E soprattutto, lanciano una frecciata politica
chiedendo ancora al primo cittadino «se nessuno dei suoi consiglieri nutriva della sua fiducia necessaria per poter gestire una delega tanto importante».
«Voglio sottolineare che la nostra interpellanza non è certo indirizzata alla persona ed alla professionista Paola Mattiazzi, alla quale tutti riconosciamo le capacità organizzative ed il valore artistico – conclude Baraldi -. Qui il tema è il modo con cui si sta amministrando il paese. Creare uno staff del sindaco è lecito, ma è comprensibile per una grande città, non certo per una realtà come Legnago.
Inoltre, l’incarico poteva essere pubblicizzato, visto che sono tanti gli artisti locali in difficoltà per l’emergenza Covid».
[da Primo Giornale]

Foto: a sinistra, l’ex assessore alla Cultura della giunta Scapin, Silvia Baraldi; a destra, Paola Mattiazzi la professionista scelta dal sindaco Lorenzetti per organizzare e coordinare gli eventi culturali.