Lo stabilimento Riello di Morbegno (nella foto) in Valtellina nella provincia di Sondrio, chiude definitivamente i battenti, una notizia davvero triste per i 61 dipendenti (10 impiegati e 51 operai) dell’azienda termomeccanica di Morbegno, di proprietà della multinazionale Carrier Corporation dal 2020.
Durante un incontro urgente con i sindacati lunedì 8 aprile, la direzione aziendale aveva confermato la procedura di chiusura. Lo scorso anno è iniziata la riduzione del personale, prima con una ventina di lavoratori con contratti in somministrazione a termine non rinnovati e successivamente sei persone in somministrazione a tempo indeterminato, e ora tocca anche ai dipendenti direttamente assunti dalla multinazionale.

Si sta cercando di dialogare con tutte le parti interessate per mitigare l’impatto sui dipendenti, ma si è anche presa la ferma decisione di trasferire le attività produttive altrove per migliorare la posizione dell’azienda in un mercato globale sempre più competitivo.

La nota ufficiale della Riello non lascia dubbi sul futuro dello stabilimento di Morbegno: “Dopo aver rivisto il nostro portafoglio prodotti, Riello ha deciso di trasferire le attività produttive dallo stabilimento valtellinese a fabbriche con capacità disponibili in Italia”.

Da oltre dieci anni, la Riello a Morbegno sta affrontando una situazione precaria, con la produzione di prodotti obsoleti che ha preso il sopravvento sulle decisioni aziendali. Le acquisizioni avvenute nel 2020 e all’inizio di quest’anno da parte della Carrier, leader di sistemi di condizionamento dell’aria e del riscaldamento, non hanno portato alcun valore aggiunto. Anzi, la situazione è peggiorata.

La Fim Fiom Uilm di Verona ha chiesto e ottenuto un incontro urgente che si è svolto venerdì 19 Aprile, in concomitanza con la manifestazione indetta dai sindacati a Morbegno. Le rappresentanze sindacali hanno ribadito la contrarietà verso le scelte industriali fatte dal gruppo Carrier, sottolineando la chiusura dei stabilimenti produttivi in Italia, dopo Morbegno e Pescara avvenuta negli anni scorsi.

La posizione di Fim Cisl, Fiom Cgil e delle rappresentanze sindacali è ferma: senza la Riello, l’area industriale Morbegno-Talamona perde un organo di vitale importanza per il territorio e per il tessuto economico e sociale locale. In attesa della convocazione da parte del Ministero per capire meglio quale sarà il futuro, a Morbegno continua la mobilitazione. Oggi, domani e dopodomani (giovedì e venerdì lo stabilimento resterà chiuso), i lavoratori e le lavoratrici saranno ancora presenti con un picchetto di un’ora ai cancelli dell’azienda. E poi dalla prossima settimana si vedrà…

 

 

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