Il Consorzio Zai è il nuovo official partner del Verona Volley per la stagione 2022-2023.
«Siamo molto orgogliosi, – affermano Stefano Fanini  presidente del Verona Volley e Fabio Venturi amministratore unico del club gialloblu  – che una delle istituzioni più importanti e trainanti per l’economia del nostro territorio abbia deciso di investire nel progetto societario e sportivo di Verona Volley, nato da poco ma caratterizzato da grandi ambizioni e dal desiderio di crescita costante. Riteniamo che questa unione potrà svolgere un ruolo fondamentale per lo sviluppo reciproco e per dare ulteriore visibilità a una città magnifica come Verona».

«In questi anni si è sempre cercato di dare un riscontro positivo alle associazioni sportive dilettantistiche soprattutto a quelle giovanili. – ha spiegato il presidente di Consorzio ZAI – Interporto Quadrante Europa di Verona Matteo Gasparato – La motivazione principale che ha spinto il Consorzio Zai alla sponsorizzazione del volley è l’attenzione all’immagine ed ai valori della pallavolo. Il volley è uno sport molto presente nelle scuole, perché è molto indicato nella fase di formazione dei ragazzi, sia fisica che sociale. Il volley presenta una valenza sociologica superiore ad altri sport perché obbliga i giocatori a reprimere parte del proprio individualismo per mettersi al servizio della squadra. Per questo la pallavolo viene spesso utilizzata da molti esperti di marketing come esempio di lavoro di equipe, e nella fase di formazione dei ragazzi insegna a collaborare per raggiungere la vittoria e questa è anche la filosofia che guida lo sviluppo del Consorzio Zai.
Con la sponsorizzazione alla Verona Volley – ha concluso Gasparato- l’intento è quindi quello di sostenere una squadra veronese di serie A e di dare una maggiore visibilità all’Ente considerato che tale campionato è uno tra i migliori e più prestigiosi al mondo per questo sport. Si tratta di uno strumento utile per far conoscere maggiormente il Consorzio Zai – Interporto Quadrante Europa di Verona anche a quella fascia di pubblico che, di norma, non segue molto la stampa, con un conseguente forte impatto comunicativo sul territorio».