Continuano ad aumentare le voci contrare al deposito di “Car fluff” a Sorgà, nella provincia veronese ai confini con il territorio mantovano. Una decina di amministrazioni comunali hanno preso posizione contro la proposta di stoccare a Sorgà la frazione leggera derivante dalla frantumazione delle autovetture.

Nelle scorse settimane hanno preso posizione anche i rappresentanti degli agricoltori e vari esponenti politici, fra cui la deputata Pd e presidente della commissione Ambiente della Camera, Alessia Rotta, il consigliere regionale di Forza Italia Alberto Bozza e Potere al Popolo. Il potenziale sito di stoccaggio sarebbe in località De Morta, a Pontepossero.

Si sono dichiarate contrarie alla realizzazione della discarica dieci amministrazioni comunali. Sei sono veronesi: Sorgà, Erbè, Gazzo Veronese, Nogara, Nogarole Rocca, Trevenzuolo; e quattro mantovane: Castelbelforte, Castel d’Ario, San Giorgio Bigarello, Villimpenta

Fra le motivazioni dei Comuni ci sono le dimensioni e l’impatto del deposito: la superficie complessiva del progetto 455.000 mq; l’area di conferimento è di 169.500 mq; lo stoccaggio di rifiuti previsto in dieci anni 1.463.000 tonnellate, ossia, circa 150.000 tonnellate annue; saranno movimentati 22 camion al giorno; l’investimento finanziario complessivo del progetto è di circa 21 milioni di euro.

«Le dimensioni della discarica sono tali, da impattare in termini ambientali e di viabilità un territorio più vasto del comune di Sorgà, in quanto il sito sarebbe la destinazione finale del materiale proveniente da tutto il nord Italia» scrivono nel comunicato congiunto i dieci comuni.

«Una discarica – aggiunge il sindaco di Sorgà Christian Nuvolari – è per sua natura un potenziale e realistico problema ambientale fin dal primo momento Di attivazione, ma lo sarà ancora di più in seguito quando la sua attività cesserà in quanto ciò che è stato depositato esisterà ancora per centinaia di anni, con problema di percolato, falde e quant’altro. Tale rischio ambientale è destinato a ricadere poi anche economicamente sugli enti pubblici».

Le amministrazioni prendono anche in esame l’interesse delle colture tipiche, come già sottolineato dagli agricoltori: «La stessa normativa sui rifiuti della Regione Veneto prevede di tutelare le aree agricole ed in particolare quelle Igp, come il comune di Sorgà, rendendole incompatibili con la presenza di discariche».

I dieci comuni, oltre a presentare le rimostranze agli enti superiori, Provincia di Verona e Mantova, Regione Veneto e Lombardia, si sono impegnati «ad approvare anche nei propri consigli comunali una delibera condivisa che riassumendo le motivazioni in premessa a favore della nostra agricoltura di eccellenza, a tutela del nostro ambiente e della salute della nostra gente, rafforzi la forte contrarietà di tutto il territorio alla realizzazione di questa discarica a Sorgà.

In questo contesto si inserisce l’intervento odierno del senatore Cristiano Zuliani tenuto alla seduta di aula del Senato questa sera alle 19.40.

«Nel mio intervento, breve di 3 minuti concessimi, ho cercato di spiegare la mancanza di una pianificazione da parte del Governo per lavorare questi rifiuti Car Fluff, derivanti dalla rottamazione delle auto, che in altri stati europei vengono utilizzati per produrre energia. – afferma il senatore Zuliani – Gli incentivi fiscali per l’acquisto di nuove automobili, non fanno che aggravare la situazione, certo non va fermata l’industria automobilistica, ma una risoluzione del problema la si deve fare a monte, a valle il risultato è che ci troviamo a rincorrere questo tipo di richieste, cioè la realizzazione di cumuli di rifiuti, in zone agricole di produzione di tipicità territoriali anche con risvolti sulla fauna selvatica, compromettendo la sostenibilità ambientale».
[Alessandro Bonfante – Daily]

Foto: a sinistra, una discarica di Car Fluff; a destra in alto, il senatore Cristiano Zuliani durante il suo intervento di oggi in Senato; in basso, il sindaco di Sorgà Christian Nuvolari.