«L’anno nuovo vedrà le categorie economiche del nostro territorio soffrire gli effetti della seconda ondata pandemica e delle conseguenti misure restrittive» – avvertono i rappresentanti dei gruppi consiliari Coccinella Cerea e Cerea Città, Paolo Bruschetta, Francesco Calza e Alessia Rossignoli.

«La riduzione fiscale di 380 mila euro, – puntualizzano i consiglieri – utilizzati per istituire fondi di ristoro delle tasse comunali che gravano sulle aziende, è stata presentata come grande e massimo impegno dell’Amministrazione per aiutare le imprese messe in difficoltà a causa del Coronavirus: più che un miracolo amministrativo, una distribuzione di quanto direttamente o indirettamente è stato messo a disposizione di tutti i comuni dai provvedimenti governativi, che attraverso il Decreto Rilancio hanno consentito al Comune di Cerea la rinegoziazione dei mutui per poter liberare le risorse necessarie e previsto la copertura dell’esonero di alcune tasse, come ad esempio la Tosap».

«Come gruppi consiliari “Coccinella Cerea” e “Cerea Città” riteniamo che il nostro Comune debba trovare ulteriori strumenti di sostegno alle attività maggiormente colpite dall’emergenza sanitaria, in particolare a quelle che si ritrovano ad attraversare un momento critico e delicato del proprio percorso.
Pertanto, abbiamo presentato un emendamento al bilancio di previsione finanziario 2021/2023 per lo stanziamento di 130 mila euro da destinare a un bando per la concessione di contributi a favore delle attività produttive con unità operative nel Comune di Cerea.
La nostra proposta ha ricevuto un parere tecnico-contabile contrario rispetto all’indicazione di alcuni capitoli di spesa da ridurre al fine di istituire questo fondo: pur consapevoli di aver ricercato il minor impatto sul maggior ventaglio possibile di voci modificabili, non desideriamo certo soffermarci su questo aspetto tanto quanto sulla necessità di considerare e portare avanti questo suggerimento nella sua sostanza».

«L’obiettivo – affermano Bruschetta, Calza e Rossignoli – deve rimanere quello di offrire un aiuto concreto alle attività economiche del nostro territorio prevedendo l’erogazione di un contributo a fondo perduto, restituendo qualcosa a chi da anni versa regolarmente i tributi comunali legati alla propria attività esercitata a Cerea: è una proposta realizzabile, portata avanti anche da altri comuni, dallo stanziamento migliorabile e noi siamo disponibili a collaborare per definirne i criteri di assegnazione.
È notizia di questi giorni che la Regione, insieme ad Unioncamere del Veneto, aprirà presto nuovi bandi rivolti alle imprese venete maggiormente in sofferenza, stanziando 16,8 milioni di euro: anche il nostro Comune, nel suo piccolo, ha il dovere di ricorrere a questi strumenti per incoraggiare le attività che si trovano nelle condizioni più critiche».