Una giornata aperta ai cittadini per dar vita, a Isola della Scala, a un bosco di pianura. Domenica 12 marzo è prevista la posa di 300 piante autoctone in due ettari del Parco del Riso, terreno di proprietà comunale a un centinaio di metri dal Palariso Giorgio Zanotto.

Pioppi, farnie, olmi, carpini, ciliegi e peri selvatici, donati dalla Fondazione Yves Rocher nel contesto del Progetto Agri.bio.s.a., in collaborazione con Cogev – Cooperativa Gestione Verde – di Verona e Aveprobi, Associazione Veneta dei produttori biologici e biodinamici.

Il Comune metterà a disposizione di tutti i cittadini che vorranno partecipare dalle 9 del mattino in poi alle operazioni di piantumazione, guanti e attrezzatura. Ad aderire all’iniziativa il collettivo di associazioni “ValorizziAMO Isola”.
La cura delle piante, una volta messe a dimora, sarà in parte affidata agli studenti dell’Istituto Superiore Stefani-Bentegodi, grazie a un accordo tra la scuola e il Comune.
Per tutti i volontari che parteciperanno alla giornata di domenica è prevista, al termine della piantumazione, una risottata offerta dalla Pro Loco nei pressi del Palariso.
Inoltre, durante la mattinata, sono in programma attività e laboratori didattici per bambini e famiglie.

Le varietà che verranno piantumate saranno: platano, pioppo bianco, pioppo nero, farnia, olmo campestre, ontano nero, carpino bianco, frassino maggiore, ciliegio selvatico e tiglio selvatico. Tra gli arbusti e gli alberelli: pero selvatico, nocciolo, biancospino comune, pallon di maggio e frangola.
Le specie scelte per il Parco del Riso sono, in buona parte, quelle autoctone che un tempo caratterizzavano la foresta planiziale, largamente diffusa nella pianura padana prima dell’estensione delle attività agricole e dei grandi insediamenti urbani.

«Con questa giornata diamo il via a una progettazione diffusa per la manutenzione e il miglioramento delle aree verdi pubbliche. – ha spiegato l’ssessore alle Manutenzioni, Gian Luca Mirandola – Riteniamo infatti che Isola della Scala debba mettere in sicurezza e, quando possibile, incrementare il patrimonio arboreo, sia per offrire ai cittadini nuovi spazi verdi, sia per aumentare la qualità ambientale del nostro comune.
Questo sarà un bosco che avrà anche un valore storico e simbolico, poiché riproporrà piante che facevano parte del paesaggio della nostra pianura».

La giornata rientra nel calendario di eventi dell’antica Sagra della Bastia, che riprenderà quest’anno dopo una lunga pausa e che si aprirà con un appuntamento di poesia e musica all’auditorium Santa Maria Maddalena il 9 marzo, per proseguire il 10, 11 e 12 al Palariso e nell’area attigua.