Salvato dal macero grazie a un artigiano e al Comune: “Un simbolo della nostra storia agricola”.
VIGASIO – Da un fienile destinato allo sgombero al cuore della Fiera della Polenta: è la storia sorprendente di un buratto rotante del 1864, una macchina agricola d’altri tempi che tornerà a nuova vita grazie all’intervento congiunto di cittadini, artigiani e amministrazione comunale.
Il “burattina”, come veniva chiamato un tempo, serviva nella lavorazione del mais e del riso, separando le parti commestibili dagli scarti. La sua struttura cilindrica forata e il movimento rotatorio consentivano di ottenere farine più fini e chicchi più puliti, un passaggio fondamentale nella tradizione contadina.
Il macchinario, rinvenuto casualmente durante lo sgombero di un fienile appartenente a un’azienda agricola di Vigasio, stava per essere distrutto, quando un ex consigliere comunale, Angelo Curinga, ne ha riconosciuto il valore storico.
«Appena ho capito di che oggetto si trattava – racconta Curinga – ho contattato subito il sindaco Eddi Tosi. Non potevamo lasciare che un pezzo così importante della nostra memoria finisse al macero».
Da lì è partita una vera e propria operazione di salvataggio della memoria rurale. «Abbiamo colto la palla al balzo – spiega il sindaco Tosi – e, una volta accertato che il buratto risaliva addirittura al 1864, abbiamo deciso insieme al Circolo Anziani di Vigasio, guidato da Fiorenzo Gobbi, di restaurarlo. Il lavoro è stato affidato all’artigiano Marco Galbero, della Boutique del Legno di Bovolone, e oggi il macchinario è tornato perfettamente funzionante».
Il buratto restaurato è stato collocato in municipio per essere ammirato da tutta la cittadinanza, ma il suo viaggio non finisce qui: dal 16 ottobre al 9 novembre sarà esposto alla Fiera della Polenta di Vigasio, all’interno dello stand della sezione Coldiretti locale, accanto a un totem che ne illustrerà il funzionamento originario.
«L’occasione era troppo ghiotta – sorride il sindaco – per non mostrarlo ai visitatori di una manifestazione così importante per la nostra comunità».
A sottolineare il valore simbolico dell’iniziativa è anche Matteo Leoni, consigliere comunale con delega all’agricoltura: «Questo progetto testimonia la splendida collaborazione tra l’amministrazione comunale, la Vigasio Eventi e la Coldiretti locale. Insieme vogliamo valorizzare il nostro patrimonio di saperi, strumenti e tradizioni contadine che hanno fatto la storia del territorio».
Un ritorno al passato che profuma di legno e di farina, per ricordare da dove veniamo — e perché è importante non dimenticarlo.
Foto: da sinistra, Fiorenzo Gobbi, Eddi Tosi, Matteo Leoni, Corrado Merlini.
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