Un sostegno concreto per le famiglie veronesi in difficoltà. È stato pubblicato in questi giorni il bando 2025 del Fondo di solidarietà sociale promosso dall’ATO Veronese, ente garante del servizio idrico integrato per Verona e provincia. A disposizione dei Comuni ci sono 250.000 euro, destinati a coprire il rimborso delle bollette dell’acqua dei cittadini che si trovano in una situazione economica svantaggiata.

Come funziona il fondo

Il bando è esclusivamente rivolto ai Comuni, che possono presentare richiesta di rimborso entro il 20 giugno 2025 per le spese già sostenute nel corso del 2024. Sono poi i Servizi Sociali comunali a farsi carico dell’istruttoria e dell’erogazione dei contributi agli utenti in difficoltà. I cittadini interessati non devono presentare domande direttamente all’ATO, ma rivolgersi agli uffici sociali del proprio Comune.

I fondi potranno coprire le bollette del servizio idrico integrato 2024 già pagate dai Comuni per conto di residenti in condizioni economiche precarie.

I numeri degli anni scorsi

Nel 2024, l’ATO ha rimborsato circa 106mila euro ai Comuni per le bollette relative ai consumi 2023. L’anno precedente, i contributi erogati erano stati 172.108 euro per le spese sostenute nel 2022. Dati che testimoniano una crescente necessità di interventi solidali sul territorio.

Un modello virtuoso e sostenibile

Il Fondo si autofinanzia attraverso un circolo virtuoso: viene infatti alimentato da una quota dell’avanzo di amministrazione libero dell’ATO, certificato a bilancio. Una scelta che riflette un approccio responsabile alla gestione delle risorse pubbliche e alla promozione di una rete di solidarietà locale.

Chi può beneficiarne

Possono accedere ai rimborsi:
• Utenti con ISEE fino a 10.632,94 euro;
• Anche famiglie con ISEE fino a 40.000 euro, purché abbiano subito una sopravvenuta perdita di capacità reddituale nel 2024, certificata da apposita dichiarazione del funzionario comunale competente.

Un’iniziativa pionieristica

Nato nel 2008, il Fondo di solidarietà dell’ATO Veronese ha anticipato strumenti oggi noti a livello nazionale, come il bonus idrico, confermandosi una misura di welfare locale precocemente innovativa e attenta ai bisogni reali dei cittadini.

Un’iniziativa che continua a rappresentare un punto fermo nella rete di assistenza sociale del territorio veronese.

 

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