La Polizia locale di Legnago, che comprende anche il territorio di Castagnaro e Terrazzo, è composta attualmente da 19 agenti tra amministrativi e operativi, che hanno il compito di sovrintendere un territorio di oltre 30 mila abitanti a cui devono fornire tutti i servizi di sicurezza che ne conseguono in tema di furti, incidenti, viabilità, denunce, smarrimenti, protezione, attività giudiziaria, salvaguardia dell’ambiente e quant’altro.

Il comandante Luigi De Ciuceis ha ribadito che non ci sta che i suoi agenti vengano identificati per quelli “multa e distintivo”, che si occupano solamente di sanzionare i cittadini per i divieti di sosta o per la velocità, il tutto per “fare cassa”.
«Ecco perché – ha affermato Ciuceis – oggi non forniremo i dati sulle multe del codice della strada, ma daremo i numeri sulla nostra attività di polizia giudiziaria, amministrativa e di sicurezza urbana».

Un concetto, quello sull’operatività della Polizia locale, ribadito oltre che dal comandante, anche dall’assessore alla Sicurezza Luca Falamischia e dal consigliere delegato alla Polizia locale Mattia Lorenzetti, nel presentare il rendiconto dell’attività svolta dal 2018 al 2020 in cui risulta come siano cresciuti in modo esponenziale gli interventi sul territorio negli ultimi due anni a conferma del «cambio di passo» imposto dalla Giunta del sindaco Graziano Lorenzetti in tema di sicurezza e legalità.

 

Interventi di sicurezza personale.
Sono raddoppiati gli interventi che riguardano la salute mentale, i cosiddetti Trattamenti sanitari obbligatori (Tso) e gli Accompagnamenti sanitari obbligatori (Aso) per cui gli agenti sono stati dotati di scudi e giubbotti antiproiettile per affrontare in condizioni di sicurezza i sempre più numerosi interventi riguardanti persone che, in città, possono dare in escandescenze.
Dai 22 interventi di Tso ed Aso del 2018, in città si è passati ai 40 del 2020, passando per i 38 del 2019.
Il conteggio comprende anche i trattamenti obbligatori di pazienti psichici in cura all’ospedale Mater Salutis.

Atti di polizia giudiziaria. Denunce in aumento.
Nell’ultimo biennio, i cittadini sono diventati più intolleranti e litigiosi, determinando una forte crescita degli atti di polizia giudiziaria.
«Le pratiche, tra atti, esposti, denunce e querele, eseguite quest’anno sono state 131, – commenta il comandante De Ciuceis – ovvero il 61 per cento in più, rispetto alle 81 del 2018 e le 101 del 2019».

Le denunce più frequenti.
I cittadini sono più distratti, infatti lo smarrimento di documenti, è passato nell’ultimo anno da 20 a 22, mentre quelle per furto, effettivo o tentato, sono scese, da 17 a 16, per effetto dei mesi di lockdown.

Invasione di case e terreni.
«La polizia è stata impegnata in questo particolare reato in aumento che riguarda l’invasione di terreni o edifici da parte di persone, quasi sempre senza permessi di soggiorno – ha spiegato Falamischia, – che hanno comportato 8 sgomberi e denunce nel 2020, contro i 6 dell’anno scorso e i 4 del 2018».

Rinvenimento di cadaveri.
Tra gli impegni legati all’attività giudiziaria della Polizia locale vi è stato pure il rinvenimento di cadaveri: sono due quelli ritrovati nel 2020, pari a quelli rinvenuti lo scorso anno mentre nel 2018 ne fu rintracciato uno.

Contrasto all’accattonaggio.
Sono state 72 le sanzioni amministrative elevate agli elemosinanti da gennaio ad oggi, a cui seguono 63 multe per violazioni di vario genere comminate nei primi 11 mesi di quest’anno, comprese quelle concernenti attività che producono rumori molesti ed al mancato rispetto di ordinanze.

Violazione al Dpcm
«Gli agenti, inoltre, hanno staccato quest’anno 47 sanzioni legate alla violazione dei decreti governativi (Dpcm) anti Covid, – osserva il consigliere Lorenzetti – che non vuol dire solo mascherine, 33 sanzioni, ma anche i divieti di spostamento o obblighi di chiusura da parte degli esercizi».

Abbandono di rifiuti in aumento.
Non trova pace l’Ufficio Edilizia, Ambiente e controllo del Territorio, guidata dal vice commissario Pietro Ballottin, nel verificare la continua crescita del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti in giro per le strade del territorio. Al degrado del decoro urbano hanno contribuito 17 furbetti nel 2018 poi si è passati ai 20 nel 2019 per arrivare a 35 nel 2020, nonostante tre mesi di confinamento.
«Fortunatamente – ha aggiunto Antonio Cortese vice di Ballottin – la gente è disgustata da questi comportamenti, e questo comporta sempre più segnalazioni e riscontri per gli accertamenti».
«Questo non significa fare la spia, ma senso civico e appartenenza sociale» – aggiunge Falamischia».

Telecamere e video sorveglianza.
Un elemento fondamentale per la sicurezza delle persone e la salvaguardia del territorio sono gli occhi elettronici, “il grande fratello”. «Era tra i primi punti del nostro programma l’aumento delle telecamere e così è stato. – ricorda l’assessore alla Sicurezza – Erano 62 gli occhi elettronici sul territorio nel 2018 e oggi ne contiamo 78, mentre i varchi elettronici lettori di targa sono passati da 13 a 16».
«Questo ci permette di monitorare maggiormente il territorio, – conclude il commandante Ciuceis – tanto che siamo diventati punto di riferimento per le Forze dell’Ordine, anche di altri territori, che si rivolgono a noi per la visione delle immagini del nostro sistema di video sorveglianza».

 

Foto: a sinistra, un agente di Polizia Locale in servizio; a destra dall’alto, il comandante Luigi De Ciuceis; l’assessore alla Sicurezza Luca Falamischia e il consigliere delegato alla Polizia locale Mattia Lorenzetti.

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