Castagnaro, 10 ottobre 2025 – Una serata densa di spunti, emozioni e visioni future quella che si è tenuta ieri nella Sala Polifunzionale di Castagnaro per il PIASE Festival, con l’incontro dal titolo “Il valore del cammino come volano di sviluppo territoriale: esperienze e spunti”.
Un appuntamento che ha rappresentato il momento più istituzionale del festival, ma anche l’avvio concreto di un progetto ambizioso e condiviso: “Il Cammino che PIASE”, il percorso ad anello che attraverserà la Pianura Veronese per valorizzarne le ricchezze naturali, storiche e paesaggistiche.
Un dialogo a più voci per immaginare un nuovo turismo sostenibile
A moderare il talk, il team del PIASE Festival ha guidato un confronto tra quattro relatori d’eccezione, portatori di esperienze diverse ma complementari.
Emanuela Bullado, docente di Geografia del Turismo all’Università di Verona e referente dell’Ateneo per l’Osservatorio Locale del Paesaggio della Pianura Veronese, ha messo in luce l’importanza di costruire reti e consapevolezza territoriale:
«Il cammino non è solo un itinerario fisico, ma un processo culturale e comunitario. È un modo per guardare il paesaggio con occhi nuovi e per far sì che le persone si sentano parte attiva del territorio che attraversano».
A seguire, Luca Caputo, direttore della Destination Verona & Garda Foundation, ha sottolineato il valore strategico di un progetto che unisce sostenibilità e promozione turistica:
«Oggi i viaggiatori cercano esperienze autentiche, e la Pianura Veronese ha tutte le carte in regola per diventare una destinazione capace di raccontare se stessa con lentezza e autenticità».
Ellena Finco, della Segreteria dell’Osservatorio Regionale del Paesaggio, ha invece ricordato come la pianificazione paesaggistica e il dialogo tra enti locali siano la chiave per la riuscita di un’iniziativa così ampia:
«Il paesaggio non è qualcosa di immobile: è il risultato delle relazioni tra uomo e ambiente. Progetti come questo danno valore a tali relazioni e ne diventano strumento di rigenerazione».
A chiudere, con entusiasmo e concretezza, @mountains_seba, guida ambientale escursionistica AIGAE e influencer molto seguito nel mondo del trekking, ha portato la sua esperienza diretta di camminatore:
«Ogni cammino nasce da un passo condiviso. Qui c’è la possibilità di costruire qualcosa di unico, che unisca la natura, la storia e le persone in un’unica grande narrazione collettiva».
Un progetto che nasce dall’acqua e si muove in rete
“Il Cammino che PIASE” è pensato come un percorso circolare che attraverserà in sicurezza i territori di Castagnaro, Villa Bartolomea, Terrazzo, Legnago e altri Comuni partner dell’Ecomuseo della Pianura Veronese, seguendo l’acqua come filo conduttore.
L’obiettivo è duplice: creare valore per chi visita e coinvolgere le comunità locali in un modello di turismo rigenerativo, sostenibile e partecipato.
Il progetto, sviluppato in sinergia con il Consorzio di Bonifica Veronese e con i 17 Comuni dell’Ecomuseo, prevede già una fase di mappatura e di accordi per rendere il tracciato fruibile, valorizzando al contempo luoghi ancora poco conosciuti.
La visione di Humanitas Act: il cammino come motore di comunità
A chiudere la serata è stato l’intervento di Isabella Bertolaso, presidente di Humanitas Act, l’associazione che coordina il progetto PIASE, che ha voluto sottolineare la portata simbolica e strategica di questo nuovo percorso:
«Siamo partiti da Castagnaro, il Comune più a sud dell’Ecomuseo, per lanciare un cammino che nasce dal cuore della Pianura Veronese e ne vuole raccontare la bellezza nascosta. “Il Cammino che PIASE” è un progetto nato da una tesi di laurea e diventato un’idea condivisa: far vivere il territorio in modo lento, autentico e sostenibile. Qui, dove molti pensano non ci sia nulla, c’è invece una biodiversità straordinaria e un patrimonio di luoghi e storie da riscoprire. Vogliamo che chi abita la pianura capisca che il visitatore non è un intruso, ma una risorsa: il cammino, come la bici o la canoa, può diventare un volano economico e culturale, se impariamo a fare rete e ad accogliere con orgoglio chi sceglie di camminare con noi».
Aperitivo e convivialità per chiudere in bellezza
La serata si è conclusa in un clima di entusiasmo e convivialità con un aperitivo a base di prodotti tipici locali curato dall’Agriturismo Tre Rondini, che ha permesso di assaporare i sapori genuini della pianura e rafforzare il senso di comunità tra i partecipanti.
Un inizio promettente per un weekend che prosegue oggi sabato 11 e domani domenica 12 ottobre con i primi 40 chilometri di cammino sperimentale, accompagnati da @mountains_seba, tra l’Adige, le campagne e i paesaggi della bassa veronese.
Un passo dopo l’altro, verso un nuovo modo di raccontare e vivere il territorio.
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