In occasione della Giornata internazionale della donna, la Comunità Papa Giovanni XXIII organizza un evento di sensibilizzazione sulla violenza di genere dal titolo: “Vite Spezzate” – Violenza e gravidanza.

Se ne parlerà nell’incontro pubblico con testimonianze, attività e dati aggiornati sabato 2 marzo alle 17.30 presso la Sala Orientale del Museo Fioroni di via G. Matteotti a Legnago.

L’iniziativa ha il Patrocinio della Commissione Pari opportunità del Comune di Legnago e l’adesione delle Parrocchie della Vicaria di Legnago, del Consultorio familiare Legnago e del Centro Italiano Femminile.

Vite spezzate fa luce su una realtà di cui non si parla molto: la violenza perpetrata nei confronti delle donne incinte.
Sentiremo la testimonianza vera di donne vittime di violenza dalla voce narrante di Ottavia Merlin. Donne incinte costrette ad abortire dai genitori, dal fidanzato, dal marito, dai datori di lavoro, dalla criminalità organizzata.
Tra queste, anche la storia di una ragazza figlia di un mafioso.

Il tutto intervallato dai contributi di Laila Simoncelli, avvocato per i diritti umani che parla di reato di violenza riproduttiva e di Andrea Mazzi, animatore generale famiglia e vita APG23 che parla dell’attività a sostegno delle donne che chiedono aiuto perché in gravidanza.

I terribili casi di cronaca ed i femminicidi, da tempo, hanno sfatato il pregiudizio che la gravidanza costituisca in qualche modo una protezione nei confronti dell’abuso: i dati che arrivano al numero verde della Comunità Papa Giovanni XXIII, dimostrano invece con chiarezza che la violenza non risparmia affatto questa fase della vita e anzi, può cominciare o inasprirsi, proprio in questo periodo, si pensi al terribile caso della giovanissima mamma, Giulia Tramontano.

La Comunità Papa Giovanni XXIII sul territorio.
La Comunità Papa Giovanni XXIII, che nell’area Veneto Ovest comprende le province di Verona e Vicenza, conta 30 strutture di accoglienza di cui 19 case famiglia, 3 CAS (Case di accoglienza per profughi), 1 Comunità terapeutica, 1 Casa di preghiera, 1 rete di famiglie affidatarie, 3 Cooperative Sociali, 2 negozi di cui uno di prodotti biologici e artigianali e l’altro di abiti usati, 1 Casa editrice, 1 Unità di strada Anti-tratta, 1 unità di strada che incontra persone in stato di grave marginalità, inoltre si propone per vacanze con giovani in condizioni di handicap e di disagio.

La Comunità Papa Giovanni XXIII è presente all’interno del carcere di Verona, Vicenza e Padova. A livello territoriale partecipa ai tavoli Piani di zona delle Aulss di riferimento e detiene un progetto di prevenzione del disagio giovanile sul territorio vicentino.

 

 

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