Un secolo di vita, memoria e affetti: la comunità celebra una donna simbolo di tenacia e amore familiare

Un secolo di vita attraversato con dignità, affetto e resilienza. Martedì 6 maggio, nella Casa di Riposo “Eufemia Carrirolo” di Castagnaro, si è celebrato con grande gioia il centesimo compleanno di Modesta Lonardi, nata il 6 maggio 1925 a Vangadizza di Legnago. L’intera struttura si è stretta attorno a lei in una festa sentita e partecipata, impreziosita dalla presenza del sindaco di Legnago Paolo Longhi e dalla celebrazione della Santa Messa officiata dal parroco di Vigo, don Luciano Bozza.

Alla festa si sono uniti anche numerosi cittadini di Vigo di Legnago, località in cui Modesta ha vissuto per molti anni, segno del forte legame che la donna ha saputo costruire con la comunità nel corso della sua lunga esistenza.

Seconda di sette fratelli nati dal matrimonio tra Emilio Lonardi e Maria Antonia Avanzi, Modesta ha vissuto le difficoltà del Novecento, tra guerra e ricostruzione, senza mai perdere la forza d’animo. Nel 1949 ha sposato Norino Pavan e dal loro amore sono nati due figli: Laura nel 1950 e Gianni nel 1955. Trasferitasi nella fattoria “La Concola” a Vigo, Modesta ha saputo costruire attorno a sé una famiglia solida e affettuosa. È diventata nonna di Francesca ed Erika, figlie di Laura, e di Ilaria, figlia di Gianni. Ed è proprio quest’ultima a renderla anche bisnonna e madrina del piccolo Mattia.

Il percorso di Modesta è stato segnato anche da diversi traslochi, come quello forzato da via Pasubio a Legnago, dove la casa di famiglia fu espropriata per la costruzione dell’ospedale “Mater Salutis”. Ma ogni cambiamento è stato affrontato con determinazione e spirito di adattamento, fino all’ultimo trasferimento, nel 2020, alla Casa di Riposo di Castagnaro, che oggi è diventata per lei una nuova casa piena di affetto e cura.

La giornata del 6 maggio non è stata solo una festa di compleanno, ma una vera e propria celebrazione della vita: un’occasione per onorare la memoria storica di una generazione che ha affrontato tutto con coraggio e dedizione. Modesta Lonardi, con il suo sorriso sereno e la sua energia, ha ricordato a tutti il valore della famiglia, della solidarietà e della perseveranza.

E così, tra fiori, canti, abbracci e commozione, la comunità ha reso omaggio a una donna che è diventata, con la sua vita, un esempio per tutti.


Francesco Occhi

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