Ancora fiamme alla Stena Recycling. Un nuovo incendio, il quarto nel giro di dieci anni, ha colpito lo stabilimento di riciclo rifiuti di Angiari nel pomeriggio del 1° Maggio, proprio mentre in tutta Italia si celebrava la Festa dei Lavoratori con un focus sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Le fiamme, divampate nel reparto dedicato al riciclo delle plastiche dure, hanno riacceso l’allarme tra i dipendenti, i cittadini e le organizzazioni sindacali.
La FIOM-CGIL di Verona ha espresso «profonda preoccupazione e rabbia» per l’accaduto, ricordando come episodi simili si siano già verificati nel 2015, 2019 e 2021. «È inaccettabile – si legge nella nota del sindacato – che un’azienda continui a operare senza garantire adeguati standard di prevenzione, nonostante i precedenti e i ripetuti allarmi.»
Tra i principali motivi di denuncia, la FIOM elenca l’assenza di efficaci misure antincendio, l’inadeguatezza dei sistemi di protezione per i lavoratori, la scarsa trasparenza dell’azienda sulle cause degli incendi e i potenziali gravi danni ambientali derivanti dai fumi tossici e dalla contaminazione del suolo.
Il sindacato chiede un’azione immediata da parte delle autorità competenti – ASL, ARPAV, Prefettura e Comune – per verificare il rispetto delle normative e imporre misure correttive vincolanti. Inoltre, si invoca l’apertura di un’indagine sulle responsabilità aziendali e la convocazione di un tavolo di confronto tra azienda, istituzioni e rappresentanze sindacali per definire un piano concreto di messa in sicurezza dello stabilimento.
«La salute e la sicurezza non sono negoziabili – conclude la nota –. Siamo pronti alla mobilitazione, insieme ai lavoratori e ai cittadini, per impedire che tragedie simili si ripetano ancora.»
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