Un assegno di 300 mila euro già staccato dal presidente Davide Venturato (nella foto) e la panchina affidata ad uno come Massimo Donati, 13 anni di serie A tra Atalanta, Milan, Parma, Torino, Sampdoria, Messina, Bari, Palermo ed Hellas Verona, e 5 di Premier League.
Sono le carte pesanti messe sul tavolo dal Legnago calcio per tornare subito in Serie C, sfruttando i ripescaggi.
La Lega, un mese fa ha stabilito tutti i criteri per ammissioni, riammissioni e integrazioni d’organico del prossimo campionato di Serie C e il 28 giugno, in occasione del Consiglio Federale, è stata confermata la deadline del 19 luglio per la presentazione delle domande di ripescaggio.
«Siamo pronti a fare di tutto per riportare il Legnago tra i professionisti – ha ribadito il presidente Venturato che già il giorno dopo la retrocessione in D aveva rilanciato il suo impegno per il futuro dei biancazzurri – Lo dobbiamo ai tifosi e ai 100 anni di storia del club».
Ora, per la prossima stagione, la Figc ha deciso di modificare i criteri dei ripescaggi, mantenendo l’alternanza, ma cambiando però l’ordine di priorità. In passato, dopo le seconde squadre delle società di Serie A venivano i club della D e poi quelli di Serie C.
Invece con questa modifica in cima alle gerarchie rimarranno sempre le squadre “B”, mentre i club retrocessi dalla Serie C passano al “secondo posto” lasciando per ultimi quelli dilettantistici. E questo favorisce il Legnago Salus.
Le carte verranno scoperte già nel Consiglio Federale di domani 8 luglio, quando si capirà quante e quali squadre non hanno completato la domanda di iscrizione alla Lega Pro. Poi si dovrà attendere il 19 luglio per avere la lista di chi avrà presentato domanda di ripescaggio. Intanto, nei giorni scorsi il Consiglio Federale ha pubblicato la graduatoria di merito per gli eventuali ripescaggi che vede tra le retrocesse la Pistoiese al primo posto con 36 punti; quindi Fermana 35, Seregno 34, Giana Erminio 34, Legnago 30, Grosseto 30, Paganese 27, Vibonese 22.
Una classifica che dice tutto e niente, visto che resta da capire chi presenterà (e avrà la forza per farlo) la richiesta di ripescaggio, e quanti saranno i posti che si renderanno disponibili. Si parla di difficoltà a rimanere in C di Campobasso e Teramo, per esempio. Ma la lista potrebbe allungarsi e il Legnago è già pronto.