Il gruppo bancario rafforza la presenza nel capoluogo scaligero con nuove sedi e servizi di consulenza evoluta. Perillo: «Verona è un mercato strategico, con enormi potenzialità».
Una banca giovane ma ambiziosa, che in pochi anni ha costruito una rete solida e dinamica sul territorio nazionale, investendo anche sul fronte veronese. Cherry Bank, nata nel 2021 dalla fusione tra Cherry106 e Banco delle Tre Venezie, si presenta oggi con una struttura patrimoniale forte (195 milioni di euro di patrimonio netto e 30 milioni di utile) e obiettivi chiari: crescere ancora, innovare e consolidare il rapporto con il territorio.
A raccontare i piani della banca, negli studi di Verona Network per una nuova puntata di Focus Verona Economia, sono stati Stefano Aldrovandi, Head of Wealth Management, e Federico Perillo, Team Leader per il Veneto Ovest. Entrambi confermano che Verona rappresenta un punto chiave per l’espansione del gruppo.
«La sede storica di Vicolo Ghiaia testimonia il legame con la città», spiega Aldrovandi. «Abbiamo rafforzato ulteriormente la nostra presenza inaugurando un ufficio dedicato al Private Wealth Management nella prestigiosa cornice di Villa Brasavola de Massa, nel centro di Verona, per offrire un servizio esclusivo a clienti con esigenze patrimoniali complesse».
Un team altamente qualificato, coordinato da Federico Perillo, opera nel nuovo hub. «Verona è la prima provincia del Veneto per risparmio accumulato dalle famiglie, con circa 36,8 miliardi di euro. Questo dato ci ha spinto a investire con decisione: esiste una forte domanda di consulenze finanziarie avanzate, e noi vogliamo rispondere con competenza e trasparenza».
I numeri confermano il momento positivo per Cherry Bank, che ha chiuso il 2024 con un utile netto di 30 milioni di euro, un ROE al 22% e un Total Capital Ratio del 17,44%. Indicatori che evidenziano solidità, efficienza e capacità di crescere mantenendo un forte orientamento alla sostenibilità e alla digitalizzazione.
«La tecnologia è uno degli assi portanti del nostro sviluppo, ma resta centrale il valore della relazione umana», aggiunge Perillo. «Il nostro approccio si basa su un rapporto diretto e continuativo con il cliente, costruito sulla fiducia e sulla conoscenza approfondita delle sue esigenze».
Aldrovandi sottolinea anche l’impegno della banca in ambito educativo: «In Italia c’è ancora poca consapevolezza sull’importanza della pianificazione finanziaria. Troppo spesso si lascia il denaro fermo sui conti, senza una strategia. Noi vogliamo promuovere una cultura della gestione responsabile, anche come forma di protezione contro eventi imprevisti».
Il piano triennale di sviluppo prevede l’inserimento di circa 100 nuove risorse, con un focus su figure manageriali e consulenti specializzati. L’espansione si muoverà su due binari: crescita organica e possibili acquisizioni.
Anche Verona sarà protagonista di questo percorso. «Vogliamo ampliare la nostra quota di mercato sul territorio, rafforzando il team con professionisti che condividano i nostri valori: trasparenza, fiducia, crescita», conclude Federico Perillo.
Cherry Bank si conferma così una realtà in pieno slancio, capace di coniugare radicamento territoriale, innovazione e visione strategica, con Verona tra le capitali del suo futuro.
Foto: a sinistra, Stefano Aldrovandi, Head of Wealth Management; al centro, Villa Brasavola in Piazza Cittadella sede veronese di Cherry Bank wealth management ; a destra, Federico Perillo, Team Leader per il Veneto Ovest.
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