Il gruppo americano Carrier Global Corporation ha avviato ufficialmente il processo di cessione delle attività globali di Riello, uno dei marchi storici del riscaldamento italiano. Coinvolti anche i brand Beretta, Vokèra e Sylber. La decisione segna una svolta strategica nel settore dell’energia termica.
Una transizione annunciata
Dopo oltre un secolo di attività, il futuro della Riello cambia rotta. Carrier Global Corporation, proprietaria dell’azienda veronese dal 2015, ha deciso di mettere sul mercato l’intero comparto bruciatori e riscaldamento legato al marchio. La scelta si inserisce in una più ampia revisione del portafoglio aziendale di Carrier, intenzionata a focalizzarsi sulle tecnologie per il clima e l’efficienza energetica, come le pompe di calore e le soluzioni a idrogeno, in linea con la transizione ecologica voluta dall’Unione Europea.
Numeri e stabilimenti: chi è coinvolto
L’operazione coinvolge circa 650 lavoratori, dei quali oltre 450 sono impiegati in Italia, soprattutto nelle sedi produttive di San Pietro di Legnago e Angiari (Verona), Volpago del Montello (Treviso) e nel sito estero di Toruń, in Polonia. Secondo fonti interne, Carrier garantirà una comunicazione costante con i dipendenti durante tutte le fasi del processo di vendita.
Un marchio storico tra passato e futuro
Fondata nel 1922 da Pilade Riello, l’azienda ha segnato la storia del riscaldamento in Italia e nel mondo. Famosa per i suoi bruciatori e le caldaie residenziali e industriali, Riello è presente in oltre 120 paesi. L’ingresso nel gruppo americano United Technologies Corporation, nel 2015, aveva portato a una progressiva integrazione nel portafoglio tecnologico di Carrier, fino a questa recente svolta.
Il nodo strategico: combustibili fossili e nuova proprietà
Il cuore della questione è la natura dei prodotti Riello: bruciatori alimentati da gasolio e metano, oggi sotto pressione per le politiche europee sul clima. Carrier ha lasciato intendere che una nuova proprietà, focalizzata su questi segmenti tradizionali, potrebbe valorizzare meglio il potenziale di Riello in mercati meno vincolati dalla transizione ecologica. Alcuni analisti ipotizzano un interesse da parte di fondi industriali europei o asiatici, mentre fonti sindacali monitorano con attenzione l’impatto sull’occupazione.
Curiosità: la “Silicon Valley” della caldaia
Pochi sanno che tra Legnago e l’area di Treviso si è storicamente concentrato un polo tecnologico del riscaldamento domestico. Con Riello, Beretta e Sylber, l’Italia ha esportato know-how termotecnico in tutto il mondo. Riello stessa è stata pioniera nello sviluppo di bruciatori a basse emissioni, contribuendo a standard oggi considerati fondamentali per la sostenibilità ambientale.
Prossimi passi
Carrier ha già avviato la raccolta di manifestazioni d’interesse e si prepara a condividere con i potenziali acquirenti dati finanziari e industriali. I tempi non sono ancora definiti, ma l’operazione potrebbe concludersi entro fine 2025. Rimane da capire chi guiderà la prossima fase di uno dei simboli dell’industria energetica italiana.
Considerazioni finali: incertezza e attese per Legnago
Per il territorio di Legnago, dove Riello rappresenta da decenni uno dei principali poli industriali, la vendita apre una fase d’incertezza. Con oltre 450 dipendenti coinvolti tra gli stabilimenti di San Pietro di Legnago e Angiari, la preoccupazione maggiore riguarda la tenuta occupazionale e le prospettive produttive sotto una nuova proprietà. Sebbene Carrier abbia assicurato continuità operativa e trasparenza durante la transizione, i sindacati chiedono garanzie più concrete sul mantenimento dei livelli occupazionali e sul ruolo strategico degli stabilimenti veronesi nel futuro assetto industriale.
La sfida sarà trovare un acquirente in grado di investire nel rilancio dell’azienda, valorizzandone il know-how locale senza delocalizzare o ridimensionare. In un momento storico in cui il settore dell’energia vive una trasformazione epocale, il destino di Riello – e con esso quello di centinaia di famiglie del territorio – dipenderà dalla visione industriale di chi ne prenderà le redini.
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