Ieri mattina in Via Sicilia, 11 a Porto di Legnago si è tenuta la cerimonia di posa della prima pietra della nuova scuola secondaria di primo grado “G.B. Cavalcaselle”.

Erano presenti il sindaco Graziano Lorenzetti, il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Roberto Danieli, l’intera Giunta, il presidente della Provincia Flavio Pasini, il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Legnago Maggiore Luigi Di Puorto, il dirigente scolastico dell’ IC2 Legnago Lauro Molinaroli e l’architetto Alfonso Femia , progettista e direttore lavori della nuova scuola, uno dei più quotati professionisti del settore in Italia.

Il progetto, costato 6 milioni di euro di cui circa 3 milioni finanziati attraverso il PNRR, dopo una prima fase di demolizione prevista dall’appalto e durata 3 mesi, come spiegato dall’ingegnere Giacomo Masiero, responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Legnago, verrà completato entro un anno con la realizzazione di un nuovo fabbricato, dove verranno spostate le attività scolastiche della scuola esistente.
Successivamente, in base alle disponibilità economiche, si valuteranno i tempi per procedere con la demolizione del secondo edificio e la conseguente costruzione di una struttura parallela dove verranno trasferite le attività scolastiche di Via Scarsellini.

“Questa scuola dal punto di vista architettonico è un fiore all’occhiello per Legnago, per la qualità progettuale. – ha commentato il vicesindaco Danieli – Sono stati mesi difficili perché la demolizione ha messo a dura prova chi nell’edificio confinante doveva garantire la prosecuzione delle lezioni. Ringrazio quindi gli studenti, i genitori e chi lavora nella scuola tutti i giorni. Non potevamo fare altrimenti perchè avevamo scadenze da rispettare per la gara d’appalto e per l’ottenimento del finanziamento del PNRR».

Danieli, ha voluto ricordare la studentessa quattordicenne Laura Agnora, rimasta vittima di un incendio avvenuto al Cavalcaselle il 20 marzo 2001, sottolineando l’importanza della sicurezza negli edifici scolastici: «Un pensiero ai genitori e a Laura, tragedie che non dovrebbero mai accadere. Quello che abbiamo voluto come Amministrazione è stato investire affinché i nostri figli possano studiare in un luogo sicuro».

«E’ importante ridare centralità all’importanza della scuola. – ha spiegato Femia – Abbiamo in Italia 44.000 scuole e se ne stanno progettando solo 200. Le scuole sono distribuite per indice demografico e quindi hanno un impatto sociale. La scuola non deve essere solo un intervento edilizio, funzionale ed estetico, ma lo spazio laico per eccellenza della città contemporanea. Per questo il nuovo edificio avrà una corte semichiusa, chiusa verso la strada e aperta verso il paesaggio, circondata da alberi, che permetterà di creare uno spazio di relazione dove i ragazzi, i docenti e i genitori si possono trovare, facendolo diventare un luogo di destinazione della città, uscendo dalla logica che la scuola deve essere solo lo spazio della lezione».

 

 

 

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