È intervenuto anche il gruppo di Fratelli d’Italia con il consigliere regionale Daniele Polato, già assessore alla Sicurezza nel Comune di Verona, all’audizione di oggi, giovedì 20 marzo, dei comandanti delle Polizie Locali di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza.
Al centro del tavolo della Prima commissione del Consiglio Regionale, il Progetto di legge statale n. 43 che mira all’integrazione progressiva di funzioni tra Polizia Locale e Polizia dello Stato.
Proprio Fratelli d’Italia, tramite iniziative quali la mozione n. 451 del 13 giugno scorso, è stato il primo partito a portare all’attenzione della Regione la necessità di una riforma dell’ordinamento della Polizia Locale, che, come ricorda Polato, «rappresenta il primo fronte di sicurezza dei cittadini».

«Grazie alle testimonianze dei comandanti, il Veneto potrà lavorare a una riforma ancora più efficace», commenta Polato, che spiega così le esigenze maturate in questi anni dalle Polizie Locali: «Il profilo dell’agente è cambiato e oggi, come dimostra anche l’attenzione dei cittadini sul tema, non svolge più una funzione limitata al controllo del rispetto del codice della strada».

Già nella mozione n. 451 del 13 giugno 2023, Fratelli d’Italia ha ricordato come il ruolo dell’agente di Polizia Locale sia esteso a operazioni di polizia giudiziaria.
«La riforma organica cui abbiamo lavorato e stiamo lavorando, anche a livello governativo, vuole riconoscere inoltre una parità rispetto alle forze di Polizia di Stato sul piano retributivo e sanitario: ricordiamo come durante il Covid, ad esempio, furono necessarie circolari interpretative sul tema dell’indennità di funzione, non essendo quest’ultima riconosciuta agli agenti di Polizia Locale», spiega Polato.

L’obiettivo di Fratelli d’Italia è anche «liberare risorse nel Patto di stabilità per l’assunzione di personale, per l’investimento sulle attrezzature e per la formazione professionale degli agenti di Polizia Locale».
Infine, servono «aggiornamenti sull’utilizzo delle banche dati: a ora lo Sdi, su cui confluiscono documenti e notizie utili per indagini e attività di pubblica sicurezza (vedi la possibilità di conoscere l’identità penale di soggetti fermati) è accessibile soltanto alle forze di Polizia di Stato».

L’impegno costante di Fratelli d’Italia nel cercare di dare risposte alle nuove esigenze della Polizia Locale è confermato anche dalla proposta di modifica della Legge Regionale 2020, presentata in Consiglio Regionale nel novembre 2022, in cui si prevedeva la «collaborazione tra enti locali e Aziende Ulss» per «rafforzare negli operatori della polizia locale la capacità di affrontare e risolvere i problemi, gestire lo stress e l’emergenza/urgenza anche dal punto di vista dell’adattamento psicologico, rafforzare le competenze relazionali e comunicative, il tutto prevedendo un modello di convenzione utilizzabile su tutto il territorio regionale».

Un impegno che, dopo la Prima commissione di oggi a Venezia, proseguirà adesso nel seguire l’esame del Progetto di legge statale n. 43.

 

 

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