Da sabato 16 dicembre, i collaboratori di riferimento del Gruppo Athesis del Giornale di Vicenza e del L’Arena di Verona sono in stato di agitazione.
L’esecutivo del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti (CNOG) è solidale con il coordinamento dei collaboratori di riferimento del gruppo Athesis, che ha proclamato 10 giorni non consecutivi di astensione dal lavoro nel periodo delle festività natalizie.

«Il calo progressivo e costante dei nostri redditi ha raggiunto livelli non più sostenibili. – si legge nel comunicato stampa – Nemmeno un accordo, avanzato e unico in Italia, come quello dei cosiddetti ‘Collaboratori Strategici’ dei giornali l’Arena e Il Giornale di Vicenza garantisce più buste paga dignitose.

Tale situazione già molto difficile si è aggravata col nuovo formato dei quotidiani adottato lo scorso luglio con l’effetto di sottrarre spazio ai nostri articoli e di erodere in maniera pesante i nostri compensi. Siamo pagati a cottimo, – prosegue il comunicato stampa – un tot a pezzo da 5 a 30 euro a seconda della lunghezza dei servizi, meno scriviamo, meno prendiamo. Abbiamo avuto cali nelle entrate anche di oltre 30% e non stiamo parlando di stipendi da 2mila euro al mese…. Abbiamo chiesto all’azienda di intervenire, tra le altre cose, aumentando il valore di ogni singolo articolo, ma la risposta arrivata è stata da noi considerata inadeguata. L’azienda prosegue con il taglio dei costi del personale, sia dipendente che autonomo, pur con bilanci in salute e dividendi staccati agli azionisti.

Per questo abbiamo deciso di mobilitarci.
Vogliamo rendere pubblica la nostra protesta – scrivono i collaboratori – per coinvolgere amministrazioni locali, associazioni, altri sindacati, categorie professionali: c’è di mezzo la dignità del lavoro di ognuno di noi e di tutti, e c’è di mezzo anche il diritto e il dovere di cronaca che è bene comune.

Il rischio è che l’informazione locale, i temi che sono più vicini alla gente, alla sua quotidianità, escano dai riflettori della stampa e che fette intere dei territori siano oscurate.
L’informazione di qualità non ci può essere senza stipendi dignitosi. La lotta deve essere unitaria e inclusiva, dentro e fuori le redazioni, dei giornalisti e anche di chi fa altri mestieri

Il Sindacato giornalisti Veneto con la Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI) attiverà una raccolta fondi per sostenerci nella nostra protesta e per dare un segnale concreto di vicinanza a lavoratori che sono senza tutele e ammortizzatori. Il nostro appello è un appello rivolto a chi ha a cuore il lavoro, la dignità, la libertà».

 

«Solidarietà – afferma in una nota il segretario provinciale del Partito Democratico di Verona, Franco Bonfante  – alla mobilitazione dei giornalisti precari, cosiddetti collaboratori, delle testate del gruppo Athesis che da mesi segnalano una condizione lavorativa e retributiva divenuta insostenibile soprattutto a seguito dell’adozione del nuovo formato grafico dei quotidiani. Crediamo – continua il segretario – rappresenti un errore sotto tutti i punti di vista – umano, della civiltà del lavoro, industriale – mortificare con compensi inadeguati la professionalità di decine e decine di lavoratori e lavoratrici che da anni, talvolta decenni, sono impegnati sul territorio scaligero con indiscussa capacità e dedizione, sia in città che nel resto della provincia veronese, dove spesso sono i principali, quando non gli unici, punti di riferimento e voci delle comunità locali per quanto riguarda l’informazione.
La vertenza dei collaboratori e delle collaboratrici dei quotidiani Athesis affiora in un momento in cui a livello regionale è stato portato a termine un processo di riorganizzazione delle testate giornalistiche venete con una sostanziale concentrazione che dovrebbe favorire la risoluzione di tali problematiche, non nuove nel mondo dell’editoria.
Osserviamo infine che anche in questo caso la grande assente è la politica e in particolare i partiti di governo, impegnati a occupare posizioni di potere piuttosto che affrontare i problemi di lavoratori e lavoratrici e contribuire a restituire piena dignità anche al lavoro nell’informazione locale».

Foto: dall’alto, Matteo Montan amministratore delegato e direttore generale del Gruppo Athesis; Franco Bonfante segretario provinciale del Partito Democratico.

 

 

 

 

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