Ad aprile 2022 era stato presentato lo studio di pre-fattibilità della realizzazione del nuovo Ospedale “Mater Salutis” di Legnago.
Il Direttore Generale dell’ULSS 9 Scaligera Pietro Girardi aveva spiegato come a fronte di varie ipotesi, poi scartate in accordo con la Regione, si sia scelta la soluzione dello sviluppo a nord della struttura attuale.

Tale soluzione è stata preferita rispetto all’ipotesi opposta a sud in quanto presenta meno vincoli, quali quello ambientale, e meno impedimenti (e conseguentemente minori tempi di costruzione e oneri economici), quali lo spostamento dell’elisuperficie, di difficile altra collocazione, gli eventuali espropri di abitazioni civili e la deviazione di un oleodotto sotterraneo.

Ecco come sarà il nuovo Mater Salutis:

PRESENTAZIONE NUOVO OSPEDALE DI LEGNAGO – 20.04.2022

Il nuovo ospedale avrà uno sviluppo a piastra di circa 39mila metri quadrati, con all’interno i servizi emergenza per 14mila metri quadrati (pronto soccorso, sale operatorie, terapia intensiva, radiologia, ecc.) e tutte le attività ambulatoriali e di servizi sanitari per 25mila metri quadrati (day hospital, laboratorio analisi ecc.), uno sviluppo a corpo quintuplo relativo ai due fabbricati che ospiteranno le degenze, per complessivi 16mila metri quadrati, oltre a un’area amministrativa-didattica che fungerà anche da ingresso principale per 7mila metri quadrati.

La struttura del vecchio ospedale verrà completamente demolita per lasciare il posto a un’area parcheggio di circa 1200 posti auto, con una parziale copertura degli stessi attraverso la realizzazione di un parco fotovoltaico di circa 3 megawatt.

A rappresentare dal punto di vista architettonico il passaggio tra il vecchio ospedale e il nuovo sarà la parte ad arco, che verrà reintegrata degli spazi necessari per ospitare la sede amministrativa e le aule universitarie.

Per quanto riguarda gli spazi utilizzati per le attività sanitarie, si evidenzia la complanarità della piastra, ovvero l’efficientamento gestionale dei servizi sanitari su singoli piani con funzioni omogenee, mentre a livello distributivo si terrà conto dell’esperienza del Covid-19, con attenzione agli spazi, ai percorsi, agli impianti meccanici e dei gas medicali.

Il nuovo Mater Salutis, tra i primi nuovi ospedali dell’era post Covid, rappresenterà un punto di riferimento per le nuove costruzioni di edilizia ospedaliera, sarà costruito in modo da garantire la massima fruibilità, flessibilità, e sarà in grado di assicurare per il futuro l’applicazione delle nuove tecnologie sanitarie.

Dopo i 40 milioni di euro per l’ospedale di Legnago deliberati dalla Regione Veneto l’anno scorso e altri 100 milioni si sono aggiunti un mese fa per il secondo lotto.

Il punto del direttore dell’Ulss 9
Una recente occasione per fare il punto sull’ospedale di Legnago è stato l’evento “Sanità della Pianura Veronese – Prospettive Future”, organizzato dalla UIL FPL di Verona che si è svolto sabato 18 novembre nella sala civica del Comune di Legnago.

Pietro Girardi, Direttore Generale dell’ULSS 9 Scaligera, ha fatto il punto sulla situazione che riguarda il territorio veronese, sottolineando la necessità di arrivare a creare delle case di comunità per dare risposta a una richiesta sempre maggiore di cure e di assistenza.
Girardi, con l’occasione, ha presentato anche il progetto per il nuovo ospedale di Legnago, finanziato recentemente dalla Regione Veneto con ulteriori 100 milioni di euro, che vedrà l’apertura dei cantieri il prossimo gennaio: «Sarà un cantiere molto complesso e si procederà per step – ha dichiarato il direttore generale della Ulss 9 Scaligera – Credo che arriveremo ad avere l’ospedale terminato nell’arco di sei o sette anni e sarà un ospedale del futuro».

 

 

 

 

Copyright © 2023 | Il Nuovo Giornale | Tutti i diritti Riservati

`