Con un Ordine del giorno, che sarà presentato nel prossimo Consiglio comunale, a firma di Silvia Baraldi, Stella Bonini, Michele Masin, Diego Porfido (Legnago Futura) e Luigina Zappon (Per una città in comune) i consiglieri di minoranza di Legnago chiedono all’Amministrazione Lorenzetti di istituire un fondo per sovvenzionare iniziative a favore della lotta contro la violenza sulle donne; oltre ad istituire un tavolo di lavoro, coinvolgendo anche i consiglieri della minoranza che si sono resi disponibili , allo scopo di dialogare e condividere iniziative preventive ed educative sul tema della non violenza sulle donne.

«Ad oggi, – ricordano i consiglieri Baraldi, Bonino, Masin, Porfido e Zappon – sono 106 i casi accertati di femminicidio in Italia, una donna su tre è vittima di violenze, fisiche e psicologiche.
Come amministratori, abbiamo il dovere di attuare azioni concrete per contrastare violenze e femminicidi».

«Vogliamo e chiediamo di unire le forze attorno ad una attività di prevenzione contro la violenza sulle donne, – sottolinea Stella Bonini di Legnago Futura – aumentando i fondi a favore di iniziative di sensibilizzazione e costituendo un tavolo di dialogo e confronto assieme.
Purtroppo, nella nostra società siamo abituati ad agire per “emergenze”, a fatti già accaduti.
E’ nostra volontà, come gruppo d’opposizione far si che vengano messe in atto azioni preventive a livello sistemico, coinvolgendo famiglie, scuole e associazioni attive nel territorio.
Tali azioni sono efficaci se vengono attuate sin dalla tenera età, con un’educazione affettiva gentile e rispettosa, condivisa poi in famiglia. Solo così possiamo sperare in una società del futuro migliore della nostra. La Donna deve essere messa al centro e tutti siamo chiamati in causa, non possiamo estraniarci da una società in cui non ci riconosciamo, dobbiamo fare qualcosa.
Per questo – conclude Stella Bonini – noi consiglieri di Legnago Futura e Per una città in comune, chiediamo azioni concrete, da attuarsi nel più breve tempo possibile. Quel numero, 106, troppo alto, non dovrà più aumentare. E’ anche nostra la responsabilità».

 

 

 

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