Soave entra nella rete regionale dei distretti del commercio. Una notizia attesa da oltre un anno e che premia l’alleanza tra Soave, Cazzano di Tramigna, Belfiore e Arcole, promotori del distretto del commercio “Le vie del gusto dell’est veronese”, ufficialmente riconosciuto come tale da una recente deliberazione della Giunta regionale.

Un lavoro di concertazione tra i Comuni e le associazioni di categoria che oggi conduce a questo riconoscimento, foriero di notevoli ricadute sui territori delle quattro municipalità, che da questo momento potranno dunque iniziare ad attingere agli importanti fondi regionali e comunitari dedicati proprio allo sviluppo dei distretti del commercio.

Istituiti da una apposita legge regionale, i distretti del commercio |rappresentano delle intese intercomunali dirette a valorizzare e sostenere le attività economiche di vicinato, attraverso fondi dedicati sia agli esercenti che alle amministrazioni comunali.
Una misura quindi che vuole evitare la desertificazione dei centri delle piccole cittadine del territorio, fenomeno che via via si sta verificando a seguito della apertura in molte parti della Provincia e della Regione di parchi e centri commerciali.

Sul punto, il sindaco di Soave Matteo Pressi, capofila del neonato distretto, racconta: «nell’ultimo anno i nostri quattro comuni hanno lavorato fianco a fianco, aldilà degli steccati politici, per raccogliere questa importante opportunità. Ogni anno, infatti, la Regione investe circa dieci milioni di euro per sostenere i distretti del commercio, fondi ai quali si può attingere solamente dopo il riconoscimento della giunta regionale».

Il territorio dell’Est Veronese

Tante le opportunità offerte sia ai privati che ai comuni grazie a questa nuova intesa d’area.  Infatti, con appositi bandi la Regione erogherà importanti contributi ai negozi esistenti per rinnovare le proprie attrezzature o ampliare la propria attività, con un occhio di riguardo alle imprese femminili o costituite da giovani.

Allo stesso modo, sono previsti contributi per le nuove attività che si insediano in locali sfitti dei centri storici, un intervento che ha l’obbiettivo primario di evitare l’impoverimento dell’offerta di servizi nelle vie cittadine.
Anche le amministrazioni comunali saranno destinatarie di fondi, con apposite misure legate al rinnovo dell’arredo urbano nei centri storici, così da renderli più attrattivi anche dal punto di vista commerciale, fino ad arrivare ai trasferimenti per le luminarie natalizie, l’organizzazione di eventi come le notti bianche e le altre attività in grado di attirare pubblico tra le vie cittadine a beneficio, dunque, anche delle attività commerciali.

«Già dal prossimo anno potremo attingere a questi fondi, – continua Pressi – ampliando in tutti e quattro i comuni gli interventi di valorizzazione dei centri storici senza gravare sul bilancio comunale. I risultati saranno il frutto di una scelta lungimirante compiuta assieme ai colleghi Albertini, Ceretta e Guadin che hanno costruito e sostenuto assieme a noi la proposta avanzata alla Regione».

Foto: il centro storico di Soave e il sindaco Matteo Pressi

 

 

 

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