Dieci artisti di strada della scuola dei Madoneri di Verona fondata dall’artista legnaghese Felice Naalin erano all’opera, ieri domenica 22 ottobre, lungo le vie del Borgo più bello d’Italia, Soave, tra piazza Antenna e via Roma dalle 10 alle 17, seguiti da un pubblico affascinato dal talento dei protagonisti.

L’evento, promosso dalla Pro Loco di Soave guidata da Giorgio Lecca, in collaborazione con il Comune di Soave, ha visto 10 artisti di strada realizzare le loro opere sotto la direzione del maestro Naalin: «Lavoriamo usando solo gessetti policromi e nient’altro, su pannelli o pavimentazioni, per mostrare al pubblico che ci osserva l’arte antica dei madonnari, – ha spiegato l’artista – per far scoprire loro il fascino di questa tradizione di pittori da strada di immagini sacre».

La “Scuola dei Madoneri” di Verona, fondata e diretta nel 1979 da Felice Naalin, artista e studioso dei madonnari, è uno dei riferimenti più importanti per l’apprendimento, la valorizzazione e la promozione di questa arte di strada.

Il Maestro Felice Naalin durante la realizzazione di un’opera a Soave.

Felice Naalin
Partito da Legnago, sua città natale, con una mostra personale nel 1972, a soli 17 anni, vanta una presenza intemazionale nelle arti figurative della pittura e scultura, con numerose mostre.
La formazione culturale e artistica di Felice Naalin inizia a Verona, dove completa gli studi artistici per andare poi a Venezia per laurearsi in architettura con il massimo dei voti. Diviene, quindi, professore di storia dell’arte e negli anni ’90 collabora con il Politecnico di Milano.
Naalin ha il privilegio di aver scritto la prima storia dei madonnari, di cui tramanda orgogliosamente tradizione e arte. Infatti, da oltre 40 anni, l’artista ha istituito la “Scuola dei Madoneri” a Verona in piazza dei Signori. Inoltre dirige il corso di discipline pittoriche antiche nel chiostro di San Luca sempre a Verona. L’attività artistica si apre anche alle ideazioni scenografiche
teatrali e circensi (scenografie per l’Antico circo Orfei e per il Darix Togni) e alla realizzazione di monumenti come il Cavallo in ferro al dipartimento di scienza dell’università di Verona, il Drago sulle sponde del lago a Garda, la Giulietta nel municipio di Norimberga e la Fenice a Sestri Levante in Liguria

Foto: a sinistra, un’opera d’archivio di Madonnari; a destra, l’artista legnaghese Felice Naalin.

 

 

 

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