Nuova alzata di scudi dei consiglieri di minoranza di Cerea Alessia Rossignoli, Paolino Bonfante e Paolo Bruschetta. Questa volta nel mirino dell’opposizione è finito l’aumento del 20% delle rette dei nido comunali che entreranno in vigore dal prossimo anno scolastico 2023/2024.

La Protesta
«Nonostante le aspettative di ripresa, per molte famiglie reddito e potere d’acquisto non hanno ancora recuperato i livelli pre-Covid – affermano i tre consiglieri di minoranza -. Ciò malgrado, la Giunta comunale ha approvato un aumento consistente delle rette mensili dell’asilo Nido comunale L’Arcobaleno e del Nido aziendale Il Ponte, che a partire dal prossimo anno scolastico saliranno del 20% per tutte le fasce di valore ISEE».

«A fronte di un rincaro generalizzato dei costi, – continuano i consiglieri – la Giunta sceglie la strada più semplice: scaricare l’onere sulle famiglie. Sarebbe opportuno che la tanto sbandierata attenzione alle famiglie si traducesse in concrete azioni amministrative e non si limitasse alla propaganda da Family Day».

«Dato il cospicuo avanzo di bilancio di oltre 1,8 milioni di euro disponibili, – concludono Rossignoli, Bonfante e Bruschetta – è possibile e doveroso destinarne una quota per scongiurare un così spropositato aumento».

La Risposta
Non poteva non essere immediata la risposta da parte dell’Amministrazione comunale, per voce dell’assessore all’Istruzione Lara Fadini, su un tema sensibile come la scuola e i figli, che investe tante famiglie ceretane.

«L’Amministrazione sa già che questo aumento delle rette non copre le spese del nido. – spiega l’assessore Fadini – La cooperativa del Nido che ha deciso l’aumento (e non il Comune che ha solo controllato e avallato) avrebbe dovuto aumentare le rette come minimo del doppio.
Ricordo che le rette in vigore oggi sono state ratificate con una deliberazione di giunta del 20 maggio 2010, mentre nel maggio 2015 sono stati decisi gli attuali scaglioni Isee.
La decisione di aumentare le rette del 20% ha anche permesso di allineare gli importi con le rette di tutti i nidi del territorio con importi più vicini alla realtà dei costi attuali.
La scelta di utilizzare parte dell’avanzo di bilancio è già stata fatta da questa Amministrazione, che comunque aspetta il bilancio del Nido per valutare la cifra più adatta da mettere a disposizione per coprire tutte le spese di gestione.
Tempi e dati (bilancio al 31/08) che la minoranza non sembra sappia che esistano. Per cui la richiesta di utilizzare parte dell’avanzo di bilancio ci giunge già vecchia perché già valutata e decisa da tempo.

Ricordo anche tutti gli interventi che l’Amministrazione comunale attuale ha fatto al nido in questi ultimi anni a sue spese, – continua Fadini – oltre al fondo sociale di 170mila euro che ogni anno versa alla Cooperativa Acquario gestore del nido: rifacimento giardino e impianto di irrigazione e messa in sicurezza, impianto arboreo, rifacimento tetto, rifacimento contro soffittature interne e tinteggiature, rifacimento bagni.

«Ricordo in tempo di Covid la scelta di utilizzare parte degli interventi Covid per restituire ai genitori le rette già pagate con conseguente sospensione delle rette successive di non frequenza (ricordo che i costi fissi rimangono).
Inoltre con bilancio comunale si è deciso di utilizzare 70mila euro per l’assunzione di nuove figure di educatrici e personale ausiliario (2+2) al nido Il Ponte che stanno tuttora lavorando a pieno ritmo. La scelta di tenere aperto il nido Il Ponte è indispensabile per la comunità che trova sfogo alle numerose iscrizioni che ancora oggi ci sono.
Circa una trentina di famiglie non troveranno posto il prossimo anno scolastico 2023/2024 malgrado i due nidi comunali».

«Gli uffici comunali sono nel frattempo impegnati nella gara di assegnazione lavori per l’ampliamento del nido Arcobaleno che vedrà la costruzione di due aule nuove, con annessi tutti i servizi, bagni e dormitorio, per un totale di 24 nuovi posti. Questo nuovo polo scolastico, che sarà unito con l’infanzia, prevede una spesa di 940mila euro, tutto questo grazie alla volontà e tempestività dell’Amministrazione, e relativi uffici, nel costruire un progetto ad hoc.
Come Amministrazione – conclude Lara Fadini – abbiamo sempre avuto un occhio di riguardo per tutto il mondo scuola della nostra città, della quale il nido è parte integrante, e sempre lo avremo.
Sappiamo quanto un buon servizio sia utile alla cittadinanza che vuole i bambini seguiti e curati al meglio. Questo è il fine della nostra Amministrazione e andrà avanti con i suoi obiettivi.
Ci rasserena anche il fatto che Bonus nido, Assegno unico (che aumenterà) e Fattore famiglia (una tantum ), sono misure che riducono sensibilmente l’impatto della spesa del nido».

Foto: a sinistra, il nido comunale Arcobaleno a Cerea; a destra, in alto da sx, Paolino Bonfante, Alessia Rossignoli e Paolo Bruschetta; in basso, l’assessore all’Istruzione Lara Fadini.