Venerdì 17 marzo alle ore 20:30 presso l’Auditorium delle scuole medie di Casaleone si terrà l’evento “Pace!” dedicato ai profughi dell’Ucraina in fuga dal conflitto contro la Russia scoppiato il 24 febbraio 2022.

Secondo il ministero dell’Interno a fine 2022 erano 150.791 le persone in fuga dal conflitto in Ucraina giunte in Italia, 143.405 delle quali alla frontiera e 7.386 controllate dal compartimento Polizia ferroviaria del Friuli Venezia Giulia. Sul totale, 79.945 erano donne, 24.063 uomini e 46.783 minori.

«A marzo ricorre il primo anno dall’arrivo in Italia di molte famiglie ucraine. – spiega Luca Garzotto presidente dell’associazione di Sanguinetto  Angeli della Speranza – Sono scappate da una guerra in cui a rimetterci sono soprattutto gli ultimi: le persone indifese, mamme, bambini, anziani e persone con disabilità. Sono giunti da noi portando con sé poche cose materiali e spesso molta paura, angoscia contrassegnate da lacrime, che sapevano in molti casi anche di morte di persone care.
Alcuni hanno trovato nel nostro territorio, grazie ai cittadini, un posto sicuro dove poter poter stare. La loro più grande speranza è che arrivi presto la pace».

«Da qui nasce la volontà di creare un evento che faccia il punto, che metta insieme i racconti, che miri a non dimenticare, a porre luce. – continua Luca Garzotto – La “Pace” è una tematica molto complessa che va guardata da innumerevoli punti di vista, ecco perché sono state messe insieme testimonianze, riflessioni ed esperti che aiuteranno a conoscerne le varie sfaccettature».

Il programma della serata di venerdì 17 marzo, organizzato con il patrocinio del Comune di Casaleone, prevede la presenza di molti ospiti:
Adank Maria, ricercatrice presso l’Università di Venezia che porterà un monologo dal titolo “Pace”;
Roldo Stefano, cooperante per molti anni in Africa per la Direzione Generale Ministero Affari Esteri che porterà la sua testimonianza e il suo vissuto in una terra martoriata, il continente africano. A completamento Godswill Uchechi racconterà il suo viaggio dal Biafra;
– una mamma di due bambini, Ucraina, porterà la sua testimonianza condividendo le emozioni vissute in questo anno accompagnata da una ragazza anch’essa ucraina, in attesa di un bambino, con la sua storia intrisa di speranza;
Mykhailo Baltianskiy, poeta ucraino;

infine alcuni volontari dell’associazione “Angeli della Speranza” proporranno racconti e poesie sul tema della Pace e della Speranza.

Non potevano mancare come intrattenimento alcune esibizioni musicali:
– i Musica de Luz, duo musicale di fisarmonica e chitarra, accompagneranno durante la serata con pezzi che trattano i temi della pace e della speranza;
– il Coro dei ragazzi e genitori di Asparetto, accompagnati da Don Gianfranco Milanese, proporranno canzoni e un flashmob per la Pace;
– gli alunni delle classi seconde della scuola secondaria dell’Istituto comprensivo di Casaleone proporranno un balletto a completamento della serata.

 

Foto: da destra, Luca Garzotto presidente Angeli della Speranza, Lorenzo Fontana Presidente della Camera dei Deputati e al centro  Mykhailo Baltianskiyun giornalista ucraino, a Palazzo Montecitorio a Roma.

«Tra le persone giunte nel nostro territorio – precisa Garzotto – vi è Mykhailo Baltianskiyun giornalista ucraino di ottantatré anni che è scappato insieme alla moglie e alla figlia, entrambe con disabilità. Baltianskiyun ha avuto il coraggio e il desiderio di esprimere tutte le emozioni vissute durante quel viaggio dall’Ucraina all’Italia, scrivendo diverse poesie che, grazie anche all’aiuto dell’associazione e di simpatizzanti si sono trasformate in un opuscolo dal titolo “Vi amo, gente!”.
Nel mese di gennaio, una copia è stata consegnato anche nelle mani del Presidente della Camera dei Deputati. Alcune copie saranno presenti anche durante la serata».

«La parola “Speranza” l’abbiamo scelta anche come nome della nostra associazione. E’ qualcosa che non si può creare dal nulla ma viene soprattutto dalla condivisione. E’ quello che cerchiamo di fare quotidianamente, attraverso le nostre attività. Coltiviamo il sogno che per lo stesso principio anche la “Pace” possa diventare una fiamma da trasmettere che sappia contagiare quante più persone possibile» – conclude Garzotto.