L’International Propeller Clubs – Port of Verona, l’associazione culturale che promuove incontri e relazioni tra persone che gravitano nei trasporti e turismo, presieduta dall’avvocato Chiara Tosi e coadiuvata da un gruppo di professionisti e imprenditori veronesi esponenti del mondo della cultura, ha organizzato una cena-convegno dedicata alla stazione ad Alta Velocità veronese.

L’evento si è svolto venerdì 10 febbraio, al ristorante Maffei di Piazza Erbe 38, ed è stata l’occasione per presentare delle riflessioni elaborate da un gruppo di lavoro formato da soci del Club esperti di trasporti.
La serata è stata un momento di divulgazione su un tema di grande attualità che interessa la città di Verona. L’architetto Gian Arnaldo Caleffi, già assessore all’urbanistica del Comune di Verona, nella sua presentazione, ha fotografato la situazione urbanistica attuale della Stazione e delle aree attigue di Verona. A seguito, l’ingegnere Franco Miller, imprenditore, già delegato di Confindustria per l’Alta Velocità nel Corridoio 5, ha illustrato le realizzazioni di stazioni per l’Alta Velocità in Italia e all’estero, tutte opere di grande ispirazione che sono state realizzate a seguito di concorsi internazionali di progettazione.

La Stazione di Porta Nuova a Verona

Guardando al futuro i due professionisti e soci del Club hanno spiegato: «La stazione di Porta Nuova deve diventare un hub di interscambio tra l’Alta Velocità e i treni ordinari che deve essere integrato col vertiporto, con una moderna stazione delle corriere internazionali tipo Flixbus ed avere una rapida accessibilità all’aeroporto. Le aree attigue, (ex cartiere, piazzale XXV aprile, area del canale Camuzzoni da ricoprire, ex scalo merci), potranno essere rigenerate diventando aree pregiate di elevata qualità architettonica. L’arrivo a Verona dell’Alta Velocità deve diventare l’occasione per rigenerare l’area che sta tra il centro storico (a sud di Porta Nuova) e la ZAI (a nord della Fiera).
Inoltre – hanno concluso i due professionisti – La prosecuzione della transpolesana fino alla stazione di Porta Nuova potrà riconnettere i centri abitati a sud est di Verona (circa 180.000 abitanti) con le città d’arrivo del treno AV (Milano, Venezia, Roma ecc.)».

Soddisfatto dell’esito del convegno, che ha visto tra i vari ospiti anche Flavio Tosi, deputato e vicepresidente della commissione Trasporti alla Camera e l’architetto Matteo Faustini, presidente dell’ordine degli Architetti di Verona, il direttivo Propeller Clubs Port of Verona si appresta già ad organizzare il prossimo evento sempre sui grandi temi del territorio veronese.