Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale che si celebra il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell’Olocausto.
In quel giorno, nel 1945 furono abbattuti i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz rivelando al mondo intero l’orrore del genocidio nazista.

Ma come si è potuto arrivare ad Auschwitz? Quali furono le dinamiche del processo che ebbero inizio con la emanazione delle leggi razziali.

«Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario» – così si esprimeva Primo Levi, commenta Federica Bellinato, docente di diritto dell’Istituto Marco Minghetti di Legnago.
Nasce così l’incontro, nell’aula magna, tra gli studenti delle classi quinte dell’Istituto con lo storico Federico Melotto (nella foto), docente di Storia contemporanea dell’Ateneo di Mantova, presidente dell’istituto veronese per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea oltre che direttore della Fondazione Fioroni e autore di numerosi articoli pubblicati su riviste di interesse storico.

Melotto inizia la sua lezione con la lettura e commento della Legge 211 del 20 luglio 2000, che ha istituito il “Giorno della Memoria” in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.
«Il dettato della Legge è molto importante, – osserva – dall’art 1 all’art 2 che demanda all’importanza del valore divulgativo, in modo particolare nelle scuole, affinché simili eventi non possano mai più accadere. Il significato dell’incontro di oggi – continua il direttore del Fioroni – sta proprio nel conservare la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e non solo. Tutto ebbe inizio dalle leggi razziali, ed è importante contestualizzarle in ambito europeo e capire la specificità del caso italiano e la differenza tra razzismo e antigiudaismo».

Auschwitz

«L’incontro del professore Federico Melotto, con gli studenti delle classi quinte del Minghetti è il primo di altre iniziative che sono state organizzate per celebrare il giorno della memoria.- spiega Bellinato – infatti venerdì 27 le classi dell’indirizzo Professionale, saranno coinvolte in una attività didattica dal titolo “A Terezin non volano farfalle”. Si tratta di una attività di teatro/narrazione, nella quale la compagnia teatrale “Fuoritempo” affronterà la realtà dei bambini che furono internati nel lager di Terezin prima di essere uccisi nelle camere a gas e bruciati nei forni crematori ad Auschwitz.
Sono previste letture di poesie e animazioni che condurranno alla fine alla “Stanza della speranza”.

Un programma quello dell’Istituto Minghetti che utilizza molteplici linguaggi comunicativi, si inizia, infatti, con la voce dello storico, prosegue e si arricchisce nella didattica laboratoriale e teatrale il tutto accompagnato da un unico filo conduttore: commemorare le vittime e non dimenticare perché chi dimentica il passato è condannato a ripeterlo” .