Domani, sabato 10 dicembre alle ore 21, presso il Teatro Salus di Legnago, Tony Pagliuca, il tastierista storico del gruppo Le Orme, porterà sul palco uno spettacolo inedito dal titolo “I mondi di Tony Pagliuca”.

Il concerto, proposto dall’assessorato comunale alla Cultura guidato dal sindaco Graziano Lorenzetti, vedrà sul palcoscenico anche la cantante Elisabetta Montino, Alessandro Monti alla chitarra e basso, e come special guest, la moglie di Pagliuca, Tatiana Carrer, che dopo tanti anni di assenza dalle scene torna protagonista al pianoforte.

Ispirato al libro autobiografico “Le Orme di Tony “, il concerto ripercorre la vita di un giovane musicista in cerca della felicità fino alla realizzazione del sogno di formare una famiglia.
Attraverso le canzoni più famose delle Orme, alcune eseguite in una nuova versione con pianoforte e fisarmonica, e vari brani inediti composti da Pagliuca, “I Mondi di Tony” fa rivivere un’epoca straordinaria, quando il fermento elettrizzante della musica internazionale si insinua in un’Italia sonnolenta che fatica a sprovincializzarsi.

La cover di Collage del 1971, da sinistra, Tony Pagliuca, Michi Dei Rossi e Aldo Tagliapietra.

«Quando ero ancora molto piccolo, – racconta l’artista nel ricordare il suo incontro con Michi Dei Rossi e Aldo Tagliapietra: Le Orme – mio padre fu trasferito per lavoro a Venezia. Di conseguenza andammo tutti a vivere sulla laguna veneta: a Marghera, cittadina poco distante da La Serenissima.
Naturalmente all’inizio fu molto dura per tutta la mia famiglia. Infatti bisogna sapere che stiamo parlando della prima metà degli anni ’50 e l’Italia si stava lentamente riprendendo dai danni della Guerra. Quindi la situazione economica era davvero difficile per tutti. Inoltre per noi ci fu un altro ostacolo da affrontare: l’integrazione.
Fortunatamente, io e la mia famiglia siamo stati ben accolti dalla comunità veneta. Da ragazzo iniziai a studiare per diventare perito chimico. Fu proprio nel mezzo della mia formazione che entrai in contatto con il mondo della musica. Assieme ad altri giovani musicisti, fondai il gruppo gli “Hopopi”. Fummo anche fortunati perché trovammo un impresario disposto a finanziarci. Fin da subito diventammo molto richiesti, tant’è che per via dei troppi impegni musicali fui costretto a lasciare la scuola.
Poco dopo, però, gli “Hopopi” si sciolsero e io fui chiamato prima da “I Delfini”, gruppo di Padova all’epoca ben noto, e poco dopo, nel 1968, da “Le Orme”, che avevano appena registrato il singolo “Senti l’estate che torna”.
All’epoca il gruppo era composto da quattro membri ed era in cerca del quinto. La scelta ricadde su di me, visto che mi ero fatto notare, attraverso i gruppi precedenti. Poco dopo il mio ingresso, incidemmo l’LP “Ad Gloriam”. Successivamente, però, due membri abbandonarono il gruppo, poiché dovevano partire per fare il servizio militare. Così prendemmo la decisione di rimanere in tre: io alle tastiere, Michi Dei Rossi alla batteria ed Aldo Tagliapietra alla chitarra e alla voce. Più tardi, dato il mutamento delle atmosfere musicali fra la fine degli anni ’60 e l’inizio dei ’70, cambiammo genere passando dalla musica beat, basata sulla chitarra, al rock progressivo. Dunque iniziammo ad utilizzare anche nuovi strumenti, affiancando alla sempre presente batteria, il basso e l’organo, che divennero fondamentali nella composizione dei nostri brani. Da lì a breve cominciammo a riscuotere i primi successi, soprattutto grazie all’album “Collage” del 1971». Poi, il resto è musica.

L’evento di domani al teatro Salus è a ingresso gratuito.

Foto: da sinistra , Alessandro Monti chitarra e basso, Elisabetta Montino voce e Tony Pagliuca tastiere e fisarmonica.