Ancora in regime Covid la sessione d’urgenza del consiglio comunale legnaghese si svolge a Palazzo de’ Stefani a porte chiuse, senza pubblico ma non per questo senza riservare più di qualche fuoco d’artificio.
Il consigliere civico Simone Tebon nel suo intervento è il più duro nelle critiche alla variazione di bilancio per adeguare lo stadio “Sandrini” alla Serie C ma poi, come direbbe Loris Bisighin «Lassie torna a casa» e fa marcia indietro.

Le polemiche di “Legnago Futura” e “Per una città in Comune” sull’organizzazione dei lavori – poco tempo per l’analisi dei documenti e la trattazione di punti anche non indifferibili – hanno guarnito ogni singolo intervento dei rispettivi consiglieri.
E a nulla sono valse le spiegazioni del presidentissimo Paolo Longhi circa l’eccezionalità della convocazione ovvero sull’onere del Consiglio comunale di conseguire i propri obiettivi con il minor dispendio di denaro.

Così, approvato dalla maggioranza l’ordine del giorno del consigliere Mattia Lorenzetti per dedicare un monumento ai paracadutisti, l’assemblea è arrivata a trattare l’argomento più delicato, ovvero la dodicesima variazione del bilancio di previsione e, in particolare, la riqualificazione dello stadio comunale “Mario Sandrini”, con 360mila euro di lavori necessari per garantire al Legnago Salus di disputare le partite casalinghe in Lega Pro.

Come ha spiegato  il vicesindaco Roberto Danieli non si tratta di danari regalati alla società calcistica cioè di un contributo, ma si è scelto di investirli come opera pubblica su di un bene, come lo Stadio, di proprietà comunale, con uno sguardo al risparmio energetico dovuto alla scelta di sostituire l’attuale impianto di illuminazione con uno più ecologico ed economico dotato di fari a led.

I soldi, l’amministrazione, li ricava dall’avanzo 2019 già assestato e quindi, almeno per il momento – per motivi squisitamente tecnici, assicurano dalla giunta – c’è la necessità di accantonare il finanziamento della ristrutturazione dell’ex biblioteca di Porto e del secondo stralcio della ciclabile di Canove.

Tutti si aspettano le critiche dell’opposizione che giungono tuttavia composte e tiepide, riassumibili nelle parole del capogruppo di Legnago Futura, il consigliere agli specchi Diego Porfido, che distingue tra urgenza – quella del provvedimento – e reali priorità per la cittadina, «specie in un momento economico che, dopo la pandemia, richiederà maggior sostegno alle famiglie in difficoltà economica».
Forse a gravare sulla qualità degli appunti dell’opposizione – come tra le righe hanno fatto intendere il consigliere Nicola Negri e lo stesso primo cittadino – sono gli oltre 600mila euro spesi in precedenza dall’amministrazione Scapin per i lavori sotto la tribuna del “Sandrini”.

Il coup de théâtre per la truppa di Graziano Lorenzetti giunge tuttavia dalle fila amiche.
Il consigliere civico di maggioranza, Simone Tebon, si esibisce in un discorso energico contro la variazione di bilancio che legge come l’antitesi dell’operato del buon padre di famiglia, senza – a suo dire – che dagli imprenditori locali siano giunti concreti segnali di interesse per il ritorno di immagine che proverrebbe dal palcoscenico del calcio professionistico.

Caustica Silvia Baraldi, che sfoggia, efficacemente, l’intervento più breve della storia consiliare: «Grazie consigliere Tebon», facendo intendere che nemmeno il centrosinistra avrebbe usato un biasimo così duro all’indirizzo della maggioranza.

Ma non finisce qui, perché dalla seratona che stava ormai volgendo al termine, arrivano dal consigliere Riccardo Shahine, sempre di centrodestra ma in minoranza, parole compiaciute per la variazione di bilancio, con la promessa del voto favorevole.

A questo punto, per salvare dal rischio di isolamento (e forse di sostituzione) il super consigliere e compagno della cordata civica, deve intervenire Loris Bisighin che offre una lettura propositiva dell’intervento del collega Tebon, anticipando che, malgrado le “critiche costruttive”, il suo voto sarebbe stato favorevole.
La variazione passa a larga maggioranza.

Giusto il tempo dell’approvazione della variante di adeguamento al Pat, con le prescrizioni regionali per il contenimento del consumo di suolo, e la seduta volge al termine.

Non sappiamo se la vicinanza della prossima scadenza elettorale calmerà i borbottamenti interni alla coalizione di maggioranza o cos’altro succederà ancora.
Ma come dice spesso il primo cittadino: «A Legnago, qualcosa succede sempre».

[C.P.&M.P.]

Foto: a sinistra, lo stadio comunale “Mario Sandrini” di Legnago; a destra dall’alto, il presidentissimo Paolo Longhi, il super consigliere Simone Tebon, il consigliere agli specchi Diego Porfido e il gabibbo Loris Bisighin .