Il consiglio comunale in emergenza Coronavirus fa andare su tutte le furie la Lega Nord a San Bonifacio con dure accuse del consigliere comunale Emanuele Ferrarese al sindaco Giampaolo Provoli.

Una battaglia che, dopo lo scontro nella seduta del 10 marzo, non si è placata con Ferrarese che ha attaccato con un duro comunicato del gruppo consiliare Lega-Liga Veneta-Salvini con accuse al primo cittadino di San Bonifacio.

«La Lega non ha partecipato all’approvazione del bilancio di previsione finanziario 2020/2022, uscendo dall’aula forti del Decreto del Governo che ha prorogato i termini per l’approvazione del bilancio togliendo quindi il carattere d’urgenza della scadenza del 30 marzo. Avevamo chiesto, con lettera protocollata lunedì 9 marzo, di rinviare il consiglio comunale vista la grave emergenza sanitaria in corso – commenta Ferrarese -. Richiesta che però non è stata accettata e la sera circa una trentina di per- sone tra consiglieri e dipendenti comunali hanno partecipato al consiglio comunale, con i volontari della Croce Rossa a misurare la febbre, il nastro a terra per delimitare le distanze, ma nessuna mascherina».

«Ci chiediamo il perché di tutta questa urgenza – continua Ferrarese – al punto da assumersi una così grave responsabilità, dal momento che il Governo ha fatto slittare al 30 aprile l’approvazione dei bilanci, è stata soppressa l’Imposta unica comunale, è stata prevista l’unificazione delle previsioni Imu e Tasi, e la delibera di bilancio, approvata dalla sola maggioranza, riporta che successivamente all’approvazione del bilancio di previsione finanziario 2020 si provvederà con l’elaborazione del piano finanziario e delle tariffe della Tari entro il 30 aprile.

Il sindaco giustifica l’urgenza per far fronte all’emergenza, ma non è così – spiega il consigliere della Lega – perché il nostro gruppo, ancora mesi fa, aveva chiesto di stanziare al capitolo della Protezione Civile un importo per far fronte alle future emergenze, ma la proposta non è stata accolta con la motivazione che non serviva».

«Per concludere – commenta Ferrarese – noi riteniamo che la vera ragione di tutta questa fretta sia la deliberazione della giunta del Comune di Lonigo che avvia l’asta per la cessione delle sue quote dell’Unicoge, e siccome la volontà del sindaco Provoli è quella di entrarne in possesso, rivendicando un presunto diritto di prelazione previsto dallo statuto della società che si occupa della distribuzione di energia e gas nel territorio dell’Est Veronese.

«Era necessario approvare il bilancio per procedere
ai pagamenti e sostenere famiglie e aziende in questo
momento difficile per tutti», ribatte il sindaco Provoli. Ecco allora, perché diventa impellente la necessità di approvare in fretta e furia il bilancio, seppur zoppo, per liberare circa 2 milioni di euro ed essere pronti ad acquisire le quote di Unicoge».

«Era necessario e fondamentale fare il consiglio comunale lo scorso 10 marzo per mettere il Comune nelle possibilità di affrontare l’attività amministrativa, soprattutto per quel che riguarda la spesa corrente – risponde il sindaco Provoli – . In altre parole, in questi momenti di grande difficoltà si è data l’opportunità e la possibilità al settore economico e finanziario di procedere ai pagamenti di ditte e fornitori, che sarebbero altrimenti risultati bloccati visto che il Comune poteva pagare solo 1/12 della spesa annuale senza approvazione. Inoltre prosegue Provoli – si è data alla giunta la possibilità di valutare dei sostegni economici sospendendo ad esempio i pagamenti di mense o gli affitti dei locali comunali alle attività produttive che sono in stato di sofferenza».

«Le attività del consiglio comunale – prosegue il primo cittadino – sono state svolte in totale sicurezza con Polizia Locale e Croce Rossa Italiana che hanno contingentato l’entrata del pubblico riducendo la capienza in sala a 15 persone, e dando ampia diffusione sui social alla trasmissione in diretta via streaming. Sottolineo – prosegue il sindaco – che si trattava già della seconda attività che si veniva a fare in sala consiliare dopo che, con analoghe precauzioni, si era presentato pubblicamente il bilancio il sabato precedente. Inoltre, numerosi altri Comuni stanno regolarmente svolgendo le proprie attività di consiglio comunale, limitandoli alle principali incombenze, come appunto quella del bilancio di previsione. E non si capisce perché le cassiere nei supermercati, gli agenti di polizia municipale, i dipendenti comunali e tutti quelli che garantiscono i servizi pubblici essenziali non debbano vedere nei propri rappresentanti istituzionali altrettanta dedizione al proprio dovere, naturalmente in tutta sicurezza».
[Da Primo Giornale Simone Bellini]

Foto: a sinistra, un consiglio comunale recente; a destra in alto, il sindaco Giampaolo Provoli; in basso, il consigliere Emanuele Ferrarese.