Una mostra-progetto che sta girando dal 2013 nelle università degli Stati Uniti porta in primo piano l’abbigliamento di donne che hanno subito violenza. Obiettivo mostrare come si tratti di abiti normalissimi e che vada scardinato un pregiudizio che troppo spesso pone le donne sul banco degli imputati al posto dei loro violentatori con una semplice domanda «cosa indossavi?»

«A partire da domani, lunedì 25 novembre, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza alle donne, le sale del nostro comune ospitano la mostra “What Were You Wearing”- Com’eri vestita?. – afferma il sindaco Stefano Negrini –  La mostra è l’espressione di un progetto internazionale di ampio respiro.

I capi di abbigliamento esposti – continua Negrini -sono la dimostrazione lampante di quanto i pregiudizi e gli stereotipi siano duri a morire: troppo spesso le vittime di uno stupro e di una violenza sono messe sul banco degli imputati dai difensori dei loro stupratori, come se un particolare abito fosse l’alibi alla violenza».

Si può visitarla già da domani, a partire dalle ore 9.30  presso il municipio di Gazzo Veronese nella frazione di Roncanova.

La mostra è organizzata in collaborazione con la cooperativa sociale la Casa di Elena.

Foto: a sinistra, un indumento simbolo di una mostra con il testo: “Un prendisole. Mesi dopo mia madre, davanti all’armadio, si sarebbe lamentata del fatto che non lo avevo più messo. Avevo sei anni”; a destra dall’alto: il municipio di Gazzo Veronese; il sindaco Stefano Negrini; una sala della mostra nel municipio.