NEGRAR. AL REPARTO RADIOTERAPIA ONCOLOGICA INTERVENTO INNOVATIVO E PRIMO IN EUROPA DI RADIOCHIRURGIA SULLE METASTASI SPINALI.
Si aprono nuove prospettive di terapia per i pazienti affetti da metastasi spinali, finora candidabili solamente a trattamento palliativo. Per primo in Europa, l’ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, ha impiegato un’innovativa tecnologia di radiochirurgia che, grazie all’applicazione di alte dosi di radiazioni mirate esclusivamente sulla lesione tumorale da colpire, ha come obiettivo un effetto radicale sulla metastasi, con potenziali conseguenze positive sulla qualità di vita e sulla sopravvivenza del paziente.
Un terzo dei pazienti nel corso della malattia metastatica presenta coinvolgimenti osseo, il 70% dei quali a livello della colonna vertebrale. In particolare le donne colpite da cancro alla mammella e gli uomini affetti da neoplasia prostatica. Dolore e cedimento vertebrale sono i maggiori sintomi, molto spesso invalidanti.
Il nuovo trattamento è possibile grazie al sistema di radiochirurgia “Novalis-Elements Spine SRS” integrato all’acceleratore lineare TrueBeam, in grado di ricostruire con precisione millimetrica – fondendo le immagini di TAC, Risonanza Magnetica e PET – l’anatomia della vertebra colpita dalla lesione, individuandone il segmento malato dove sarà concentrata l’alta dose di radiazioni, senza interessare il midollo spinale, situato a pochi millimetri dalla metastasi. “Novalis-Elements Spine SRS” richiede da una a tre sedute della durata massima di dieci minuti ognuna.
“È un trattamento riservato a pazienti selezionati, in buone condizioni generali e affetti da lesioni metastatiche sulla colonna vertebrale derivanti da un tumore primitivo già curato chirurgicamente e/o farmacologicamente”, sottolinea il prof. Filippo Alongi, direttore della Radioterapia Oncologica di Negrar e professore associato all’Università di Brescia. Il primo paziente in Europa sottoposto alla procedura, in aprile, è stato un uomo con tumore alla prostata già trattato chirurgicamente e con in corso la terapia ormonale. Presentava una sola metastasi a livello lombare che è stata trattata con il nuovo sistema senza effetti collaterali.
“A pazienti come questi la radioterapia tradizionale offre solitamente un trattamento palliativo, cioè l’irradiazione a basse dosi dell’intera vertebra per prevenire (o ridurre) il sintomo dolore e la frattura vertebrale che potrebbe causare la metastasi. Con questa tecnologia innovativa”, prosegue il prof. Alongi, “potremmo avere anche la possibilità di spegnere il focolaio osseo di malattia”.
Quali sono i rischi di questo trattamento? “Come tutti i trattamenti avanzati”, risponde il direttore della Radioterapia Oncologica di Negrar, “è necessaria un’elevata competenza soprattutto nella fase di preparazione con la ricostruzione virtuale della sede da irradiare. Naturalmente se la lesione entra nel canale del midollo spinale, la terapia non è possibile per non compromettere le terminazioni nervose che regolano la mobilità degli arti”.

Foto: in alto, il reparto innovativo con il sistema di radiochirurgia “Novalis-Elements Spine SRS” ; in basso, a destra, Filippo Alongi, direttore della Radioterapia Oncologica di Negrar.