Presentata al Teatro Filarmonico la nuova Stagione Artistica: 42 serate tra capolavori d’opera, grandi direttori, tournée internazionali e nuovi progetti per la città
Verona, ottobre 2025 – Un anno di musica, arte e passione. La Fondazione Arena di Verona ha svelato al pubblico, nel foyer del Teatro Filarmonico, la Stagione Artistica 2026, un programma che si preannuncia straordinario per ampiezza, qualità e visione.
Cinque titoli d’opera, due balletti e otto programmi sinfonici scandiranno un anno di intensa attività, da gennaio a dicembre, a cui si aggiungeranno le prove aperte alle scuole, gli spettacoli per famiglie, i corsi per Voci Bianche e numerosi eventi collaterali.
Un calendario imponente che proietta Verona al centro della scena internazionale, tra la prima storica tournée in Australia dei complessi artistici e tecnici areniani e le cerimonie olimpiche che coinvolgeranno l’Arena nei primi mesi del 2026.
Sette produzioni per Opera e Balletto
La stagione 2026 si aprirà nel segno di Mozart: dal 18 al 25 gennaio tornerà Don Giovanni, all’interno del Festival “Mozart a Verona”. Seguirà un raffinato omaggio al barocco con L’Olimpiade di Vivaldi, dal 23 febbraio al 1° marzo, che andrà in scena al Teatro Ristori durante i giorni delle Olimpiadi, con un’anteprima su invito il 21 febbraio.
In marzo (22–29) il Filarmonico ospiterà Falstaff di Verdi, produzione del Teatro Regio di Parma, mentre in autunno si assisterà a un dittico inedito: Jeu de cartes di Stravinskij e Amelia al ballo di Menotti (25 ottobre–1 novembre). Chiuderanno la stagione La Bohème di Puccini (22–29 novembre) e il grande ritorno del balletto Il lago dei cigni (13–31 dicembre), reduce dal successo del 2025 e atteso anche al Teatro Regio di Parma.
Una stagione sinfonica di respiro internazionale
La Stagione Sinfonica prenderà il via in primavera con otto programmi, ciascuno replicato in doppia data e con alcune trasferte nei principali teatri del Veneto (Rovigo, Treviso, Schio, Vicenza). Il repertorio spazierà dal classicismo al contemporaneo, con particolare attenzione al tardo romanticismo e al Novecento storico, e con nuove commissioni in prima assoluta.
Proseguiranno inoltre le integrali sinfoniche di Mahler, Brahms e Bartók, e saranno eseguiti i grandi lavori corali di Rossini e Beethoven, per la prima volta nel repertorio sinfonico areniano.
Sul podio si alterneranno direttori di fama mondiale come Francesco Lanzillotta, Gianna Fratta, Patrick Lange, Oleg Caetani, Lü Jia, Dmitri Jurowski, accanto a solisti del calibro di InMo Yang, Johannes Moser, Aleksandr Malofeev e Sergej Nakarjakov.
Un Teatro Filarmonico sempre più aperto alla città
Durante la presentazione, Cecilia Gasdia, Sovrintendente di Fondazione Arena, ha sottolineato la missione di apertura e condivisione:“Annunciamo la Stagione Artistica 2026 alla vigilia di Pazzi per l’Opera, un evento che incarna il nostro desiderio di essere vicini alla città e al pubblico, condividendo con passione l’immenso patrimonio di musica e arte. Il Teatro Filarmonico vuole essere casa per tutti: luogo di creazione, crescita e incontro, senza timore o soggezione.”
Il Consigliere comunale Pietro Trincanato ha evidenziato l’impatto culturale della stagione:“È una programmazione ricca e articolata, capace di coniugare titoli di grande richiamo con scelte più raffinate. Un segno concreto di collaborazione tra Fondazione Arena e Comune, in un anno in cui Verona sarà capitale della cultura e della musica.”
Nuove visioni e progetti
Il vicedirettore artistico Stefano Trespidi ha annunciato l’intenzione di ampliare ulteriormente l’offerta culturale:“La stagione invernale sarà sempre più ricercata e interconnessa ai grandi eventi cittadini. Tornerà Il lago dei cigni e debutterà Jeu de cartes. Stiamo inoltre lavorando a un cartellone parallelo, una sorta di Filarmonico Off, che coinvolgerà diversi spazi della città.”
Lo scrittore e critico Alberto Mattioli, co-curatore della serata, ha lodato la coerenza artistica del progetto:
“Una stagione equilibrata, che alterna capolavori immortali a riscoperte coraggiose come L’Olimpiade di Vivaldi e Amelia al ballo di Menotti, omaggio a due compositori raffinati e spesso trascurati nei teatri italiani.”
Abbonamenti, carnet e attività collaterali
Confermati i turni di abbonamento tradizionali (4 per l’Opera e Balletto, 2 per la Sinfonica) e le formule flessibili con carnet speciali e la combinazione “Venerdì in Platea”.
I rinnovi saranno possibili dal 14 ottobre al 16 novembre, mentre i nuovi abbonamenti e la vendita dei biglietti singoli inizieranno rispettivamente il 18 e il 25 novembre anche online su www.arena.it.
Accanto alle produzioni principali, torneranno gli incontri di approfondimento “I giovedì prima della prima”, in collaborazione con l’Accademia Filarmonica di Verona, e iniziative come Musei in Musica e Arena Young, dedicate alle nuove generazioni.
Un anno di musica senza confini
La presentazione si è conclusa con un emozionante recital lirico che ha visto protagonisti Eleonora Bellocci, Marco Ciaponi, Carmela Remigio, Carlo Lepore e Michele Patti, accompagnati al pianoforte da Cecilia Gasdia.
La Stagione Artistica 2026, sostenuta dal main sponsor BCC Veneta, rappresenta una nuova tappa nella crescita della Fondazione Arena: un viaggio tra tradizione e innovazione, che porta Verona ancora una volta nel cuore della grande musica mondiale.

Cecilia Gasdia, Alberto Mattioli, Stefano Trespidi, Francesco Ommassini, Roberto Gabbiani e Luca Cenzato con gli artisti coinvolti nell’evento (EnneviFoto).
Foto: Sopra: un momento della presentazione delle Stagioni artistiche 2026
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