Sarà un omaggio alla visione e al coraggio imprenditoriale di un legnaghese illustre ad aprire l’edizione 2025 di Estate al Fioroni. Giovedì 19 giugno, alle ore 21.30, nel giardino di Palazzo Fioroni (via Matteotti, 39), verrà presentato al pubblico “L’uomo dei sogni”, docufilm dedicato Livio Furini, il fondatore di Gardaland, nel 50° anniversario dall’apertura del parco.
Alla serata, a ingresso libero, sarà presente Elena Furini, figlia dell’imprenditore, che introdurrà la proiezione e condividerà il racconto di una vicenda umana e imprenditoriale fuori dal comune. Il film, diretto da Paolo Cassina, è stato voluto con affetto e gratitudine dalla moglie Giuliana e dalle figlie Elena e Rossella, per ricordare un uomo che ha saputo trasformare un’idea in una realtà capace di far sognare generazioni intere.
Livio Furini, l’uomo dei sogni: la visione che diede vita a Gardaland
Una strada a Peschiera del Garda porta il suo nome, ma non basta a raccontare il genio e l’anima creativa di Livio Furini, l’uomo che cinquant’anni fa trasformò un campo incolto tra Lazise e Castelnuovo del Garda in uno dei parchi divertimento più noti d’Europa.
Originario di Legnago, dove nacque il 16 dicembre 1932, Furini iniziò nell’attività di famiglia, un negozio di alimentari. Ma la sua personalità eclettica lo portò ben oltre: studiò musica al Conservatorio di Bolzano durante la leva, fu poeta, imprenditore e soprattutto sognatore. Dopo il matrimonio si trasferì a Verona e poi sul Lago di Garda, dove fu tra i primi a intuire il potenziale turistico della zona, fornendo prodotti esteri ai campeggi locali.
L’idea di Gardaland scoccò nel 1970, dopo una visita all’Edenlandia di Napoli. Due anni dopo acquistò il terreno dove sarebbe sorto il parco, e iniziò a raccogliere consensi, soci e fondi tra amici e imprenditori del territorio. Il 19 luglio 1975 Gardaland aprì ufficialmente i battenti. Dopo circa un anno e mezzo Furini lasciò il progetto, sentendosi isolato all’interno del Consiglio d’amministrazione. Morì nel 1987.
Nel docufilm, le testimonianze della famiglia e di alcuni protagonisti della nascita del parco – dallo scenografo Alfredo Laino, al primo dipendente Massimo Zuccotti, fino a Giorgio Tauber, che Furini volle come direttore – raccontano la storia di un uomo visionario, generoso e profondamente umano. «È stato molto più di un imprenditore», ricorda la figlia Elena, «è stato un padre affettuoso, un marito devoto, un uomo che ci ha insegnato a credere nei sogni».
In caso di maltempo, la proiezione si terrà al Teatro Mignon di Porto (via L. Carmagnani, 2).
Per informazioni: Fondazione Fioroni – tel. 0442 20052 | museo@fondazione-fioroni.it
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