MONTEFORTE D’ALPONE. Un dialogo profondo tra scienza, cultura del vino e comunicazione ha animato l’edizione 2025 del Premio Grappolo d’Oro Clivus, che ieri sera ha riunito nel cuore della Val d’Alpone esperti, giornalisti, ricercatori e appassionati per una serata all’insegna della conoscenza e della sostenibilità. Promosso dalla Cantina di Monteforte in collaborazione con l’A.S.D. Valdalpone, il riconoscimento ha premiato due figure di riferimento nei rispettivi ambiti: il filosofo della scienza Telmo Pievani e il giornalista Luciano Ferraro.

Una cerimonia che ha intrecciato temi di grande attualità: cambiamento climatico, biodiversità, futuro dell’agricoltura e comunicazione del vino. A condurre il confronto, la giornalista Francesca Negri, che ha stimolato riflessioni profonde tra i due premiati.

La scienza che racconta la vita

Pievani, docente all’Università di Padova e divulgatore scientifico, ha ricevuto il premio “per la straordinaria capacità di rendere accessibili i temi dell’evoluzione, della filosofia e della scienza”, ricordando come l’Italia detenga «il primato europeo per biodiversità, con 132 ecosistemi e 60mila specie animali». Un patrimonio da preservare non solo per motivi ambientali, ma anche culturali ed economici. «L’agricoltura italiana – ha sottolineato – deve prepararsi ai cambiamenti in corso: il riscaldamento globale è un fatto. Anche le piante si stanno adattando, salendo di quota. E noi dobbiamo essere pronti, grazie alla scienza».

Il vino come racconto autentico

Luciano Ferraro, vicedirettore del Corriere della Sera, ha ricevuto il riconoscimento per la sua capacità di raccontare il vino come espressione profonda dei territori. «Non assegno punteggi, cerco storie autentiche – ha detto – storie di produttori che rispettano la terra e la comunità. È questo il volto della vera sostenibilità». Ferraro ha anche espresso apprezzamento per i vitigni piwi, resistenti alle malattie e al cambiamento climatico: «Una vera evoluzione. Conosco produttori che stanno ottenendo vini eccellenti a quote sopra i 900 metri. È il futuro».

Su questo tema si è detto favorevole anche Pievani, che ha difeso le ibridazioni come strumenti per «rafforzare la variabilità genetica e proteggere l’ambiente, facendo ciò che la natura fa da sempre: evolvere».

L’importanza della divulgazione

Entrambi i premiati hanno insistito sul valore della comunicazione: «Il vino sta affrontando un periodo complicato tra dazi, allarmi e calo dei consumi – ha osservato Ferraro – serve una narrazione professionale e consapevole». Pievani ha definito la divulgazione «una responsabilità civile»: «Spiegare il cambiamento climatico anche con linguaggi diversi come musica, arte o teatro permette di raggiungere più persone e costruire un futuro migliore».

Le istituzioni: “Scienza e vino parlano lo stesso linguaggio”

A portare i saluti dell’amministrazione comunale è stata Arianna Tregnaghi, assessora al turismo e agli eventi, mentre Francesco Bogoni, presidente della Cantina di Monteforte, ha sottolineato il parallelismo tra scienza e vino: «Entrambi nascono dalla terra e guardano lontano. Fare vino, come fare ricerca, è un gesto culturale, fatto di osservazione, metodo e passione».

Il direttore della Cantina Paola Gregori ha spiegato le motivazioni dell’edizione 2025: «Abbiamo voluto dedicare il premio alla scienza e alla divulgazione, perché viviamo un tempo in cui la consapevolezza è la chiave per affrontare sfide come il cambiamento climatico».

Le menzioni d’onore

Durante la serata sono stati assegnati anche numerosi riconoscimenti speciali:
• Francesca Negri, per la sua capacità di raccontare il vino con linguaggi accessibili e innovativi.
• Francesco Turri, direttore di EGNews, per la sua guida nel raccontare l’eccellenza enogastronomica italiana.
• Luca Mantovani (L’Arena) e Alberto Tonello (Il Giornale di Vicenza) per l’impegno nella narrazione del territorio.
• G.R.A.S.P.O., Gruppo di Ricerca Ampelografica, per il lavoro sul recupero della biodiversità viticola.
• Federica Clemente, per la promozione della Montefortiana attraverso stampa e media.
• Paolo Ambrosini, presidente dell’Associazione Librai Italiani, per la diffusione della cultura e del sapere.

Il legame con lo sport e la Montefortiana

Il Premio Grappolo d’Oro Clivus ha concluso simbolicamente l’edizione 2025 della Montefortiana, la grande manifestazione sportiva e culturale che ha visto quest’anno la partecipazione di oltre 16.000 atleti. A rappresentarla, il presidente Giovanni Pressi e il segretario Gianluigi Pasetto dell’A.S.D. Valdalpone, che hanno ringraziato Cantina di Monteforte e tutti i volontari: «Una sinergia che rende possibile un evento sempre più amato e seguito».

Un premio che unisce vigna, pensiero e parola. Perché la conoscenza, come il vino, si coltiva nel tempo, si affina nel dialogo e si condivide nella comunità.

il filosofo della scienza Telmo Pievani Premiato dalla direttrice della Cantina di Monteforte, Paola Gregori

 

Foto: a sinistra, l’evento presso il Palazzo Vescovile di Monteforte D’Alpone; a destra il giornalista vicedirettore del Corriere della Sera, Luciano Ferraro.

Copyright © 2025 | Il Nuovo Giornale | Tutti i diritti Riservati.