Lettera di denuncia firmata da oltre 140 cittadini ed esercenti. Il sindaco: «Le forze dell’ordine ci sono, ma da sole non bastano».
Sicurezza, degrado urbano e calo della clientela: sono queste le principali preoccupazioni espresse dall’associazione “I Negozi di Bovolone”, aderente a Confcommercio Verona, che nei giorni scorsi ha protocollato in municipio una lettera firmata da oltre 140 tra commercianti e cittadini per denunciare «una situazione sempre più insostenibile» in centro città.
Il documento, firmato dal presidente Simone Arzenton e dal direttivo dell’associazione, descrive un quadro preoccupante: «Da mesi si è diffuso un clima di insicurezza provocato da gruppi etnici trasversali, con bivacchi, atti di vandalismo, spaccio di droga in pieno giorno, sporcizia ovunque, uso scorretto dei monopattini, disturbo della quiete pubblica e minacce verso residenti e passanti» afferma Arzenton. «Abbiamo raccolto testimonianze di clienti impauriti, commercianti costretti a ricorrere alla vigilanza privata e un calo generale delle presenze nei negozi. Non è questo il centro che vogliamo».
I firmatari chiedono all’amministrazione «interventi urgenti per ripristinare sicurezza e decoro» e dichiarano la disponibilità a collaborare per individuare soluzioni condivise.
A stretto giro è arrivata oggi la replica del sindaco Orfeo Pozzani, che da un lato ha espresso «vicinanza ai commercianti e ai cittadini», ma dall’altro ha voluto ridimensionare i toni e chiarire alcuni punti: «Questo è un problema che riguarda l’Italia intera, non solo Bovolone. Ai firmatari avevo chiesto di evitare allarmismi eccessivi, che rischiano di ottenere l’effetto contrario. Dei circa 90 firmatari effettivi – e non 140 come inizialmente indicato nella lettera protocollata in municipio – diversi hanno già ritirato la loro adesione».
Pozzani non nega che esistano episodi da monitorare e una sicurezza da ripristinare, ma invita a una maggiore responsabilità collettiva: «Non condivido i toni catastrofici, pur comprendendo le preoccupazioni. La sicurezza si costruisce insieme: servono denunce e segnalazioni puntuali alle autorità, altrimenti né carabinieri né polizia locale possono intervenire in modo efficace».
Il sindaco ha inoltre sottolineato la presenza di un presidio di sicurezza rafforzato: «Abbiamo una squadra di 13 carabinieri, in vista della nuova caserma che stiamo progettando – un record per il nostro comune – e un distretto di polizia locale con 23 agenti. Ma senza la collaborazione fattiva dei cittadini, da soli non possiamo farcela».
Il confronto resta dunque aperto. Da un lato, un tessuto commerciale che chiede risposte rapide per contrastare il degrado; dall’altro, un’amministrazione che chiama all’unità e al senso civico. La sfida per la sicurezza urbana a Bovolone è ora anche una questione di dialogo.
Foto: a sinistra, il centro di Bovolone; a destra dall’alto, il sindaco Orfeo Pozzani; il comandante della Polizia Locale Marco Cacciolari e il presidente I Negozi di Bovolone, Simone Arzenton.
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