Ciarlatani, un’opera brillante e tagliente, che esplora con ironia e profondità la corsa sfrenata al successo, nel mondo dello spettacolo e non solo.

Scritto e diretto da Pablo Remón — autore pluripremiato in Spagna con riconoscimenti come il Premio Lope de Vega per il Teatro e il Premio Nacional de Literatura Dramática — lo spettacolo, tradotto da Davide Carnevali, nasce dal testo originale Los Farsantes. Un titolo che richiama sia l’arte della finzione propria del teatro sia la maschera che spesso indossiamo nella vita quotidiana.

Al fianco di Silvio Orlando, sul palco ci saranno Francesca Botti, Francesco Brandi e Blu Yoshimi: quattro attori impegnati in un gioco di specchi narrativo, dove storie e personaggi si intrecciano, tenuti insieme da un unico filo conduttore — l’essere ciarlatani. In un’epoca dominata dall’iperconnessione, in cui successi e fallimenti si consumano sotto gli occhi di tutti, i protagonisti sono costretti a mentire, sia per sopravvivere nel mondo del lavoro che nella loro vita privata.

Le storie di Anna, Diego ed Eusebio

Al centro della pièce ci sono tre figure emblematiche:
• Anna Velasco: giovane attrice in crisi, divisa tra lezioni di teatro per bambini, corsi di pilates e piccole parti in produzioni minori. Sogna quel ruolo che possa finalmente consacrarla, mentre lotta per non lasciarsi schiacciare da un sistema spietato.
• Diego Fontana: regista affermato di film commerciali, impegnato nella realizzazione di una serie internazionale. A un passo dall’apice della carriera, un evento inaspettato lo costringe a fare i conti con sé stesso e a rivedere le sue ambizioni.
• Eusebio Velasco: padre di Anna e regista cult degli anni ’80, orgogliosamente lontano dai compromessi del mercato. Ormai dimenticato e isolato, vive un’esistenza ai margini, sospesa tra nostalgia e disillusione.

A completare il quadro, una girandola di personaggi secondari — attrici in cerca di fama, produttori senza scrupoli, genitori fieri o delusi — che amplificano il tema centrale della rappresentazione: la costante tensione tra autenticità e apparenza.

Un gioco di stili e linguaggi

Lo spettacolo si muove agilmente tra diversi registri narrativi: il percorso di Anna si tinge di atmosfere cinematografiche, con una voce narrante che guida il pubblico; la vicenda di Diego si sviluppa con la solidità del teatro più classico; mentre la storia di Eusebio sfocia nell’autofiction, dove l’autore stesso si ritrova a difendersi dalle accuse di plagio.

Biglietti e informazioni

I biglietti sono acquistabili online al link boxol.it o presso la biglietteria del Teatro Salieri, aperta dal martedì al venerdì dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 18:00. Nei giorni di spettacolo, sarà possibile acquistare i biglietti anche un’ora prima dell’inizio.

Ciarlatani rientra nell’abbonamento Prosa del teatro.

Un appuntamento imperdibile per chi ama il teatro che fa riflettere, tra comicità graffiante e amare verità.

 

 

 

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