LA FESTA
Era prevista per domenica 24 luglio 2022 dalle ore 18 in poi presso il centro sociale e sportivo Casella, la prima festa Pastasciutta Antifascista di Bovolone.
La festa era organizzata Dall’Anpi sezione di Legnago e Basso Veronese assieme al Circolo Culturale R’Ossi da Brodo, nell’anniversario della caduta del fascismo avvenuta il 25 luglio 1943.
Il programma prevedeva la mostra ”Enrico Berlinguer a 100 anni dalla nascita” e un momento musicale del jazzista Giuseppe Guizzardi; le canzoni folk storiche dei R’Ossi da Brodo e del gruppo “Mario Rossi fa il rap”; oltre alla Pastasciutta Antifascista offerta ai partecipanti.

LA CRITICA DI TURRINI
Il 21 luglio il consigliere comunale di minoranza, Costantino Turrini, in riferimento alla festa Pastasciutta Antifascista, affermava: «Evento intellettuale dell’assessore alla Cultura del Comune di Bovolone? Provocazione? Io ritengo che questa sia la pagliacciata dell’anno per Bovolone, e poi si parla di riappacificare gli animi degli Italiani. Un amministratore serio e competente in materia (il riferimento è a Emanuele De Santis, assessore alla Cultura. Ndr) dovrebbe essere al di sopra delle parti e non partigiano, ma del resto la classe non è acqua ma pastasciutta “in rosso”».

L’AMMINISTRAZIONE POZZANI
Sempre il 21 luglio, l’amministrazione di Orfeo Pozzani comunicava: «A seguito dei recenti fatti, come Amministrazione ribadiamo che non abbiamo concesso il patrocinio all’evento ospitato dalla Contrada Casella in programma il 24 Luglio e nemmeno abbiamo supportato economicamente l’iniziativa.
Nella libertà di pensiero, e nel rispetto di ogni ideale, ogni altra versione dei fatti non corrisponde al vero».

LA MOZIONE DI PIEROPAN
«A seguito di quanto accaduto per la manifestazione Pastasciutta Antifascista, – scrive il 30 luglio il gruppo civico Bovolone Nostra guidato da Giuliano Pieropan – abbiamo presentato una mozione che speriamo venga inserita nell’OdG del prossimo Consiglio Comunale.
Esprimiamo la necessità di fare chiarezza sulle responsabilità, morali e politiche, di quanto accaduto. Riteniamo sacri i valori della democrazia, del pluralismo e dell’antifascismo, l’impegno di Sindaco, Giunta e Consiglio a garantire a tutti i cittadini e tutte le cittadine la possibilità di esprimere liberamente ogni forma di partecipazione associativa tutelandone il pacifico, civile e legittimo svolgimento.
La condanna verso ogni forma di violenza fisica e/o verbale diretta e/o indiretta, anche tramite gli strumenti di informazione e i social.
Una presa di posizione senza ambiguità nel ribadire i principi della Carta Costituzionale a difesa dei valori democratici».

L’ANPI DI SEGANTINI
Ieri, 1° agosto , con una nota il presidente dell’Anpi, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, di Legnago e Basso Veronese, Giacomo Segantini scrive: «Non siamo riusciti a riorganizzare per domenica 31 luglio, come avevamo annunciato la festa Pastasciutta Antifascista riparatoria di quella prevista domenica scorsa e annullata a 48 ore dall’evento per revoca degli spazi».
«Ringraziamo le molte decine di persone che domenica scorsa anche solo brevemente sono venute a salutarci ed esprimerci solidarietà davanti al cancello dello spazio negato. Molti erano di Bovolone, molti dei dintorni. Ringraziamo il dottor Giuliano Pieropan per la mozione che presenterà in Consiglio Comunale» – spiega Segantini precisando che – «va fatta chiarezza su chi ha diffuso grave discredito sulla iniziativa che abbiamo organizzato assieme al circolo culturale R’Ossi da Brodo.
Va fatta chiarezza su chi ha diffuso minacce di ordine pubblico per impedire il nostro evento (ordine pubblico tra l’altro garantito dalle forze dell’ordine preposte), sulle pressioni ricevute dal centro Casella per revocarci gli spazi concordati. Chiarezza sul ruolo del Comune in questa vicenda. Sia chiaro: non recriminiamo per il mancato patrocinio alla festa, piuttosto, se confermate, sulle motivazioni riferite».
«Abbiamo organizzato la festa rispettando ogni regola formale e concordemente con quei cittadini di Bovolone contenti che anche da loro si svolgesse questa festa tanto diffusa in Italia.
Non possiamo passare noi come responsabili del clima creatosi bensì deve rendere conto chi ha creato malumore per non dire panico nel paese» – prosegue la nota dell’Anpi.

 

Foto: a sinistra, la locandina dell’evento; a destra dall’alto: Costantino Turtini, Orfeo Pozzani, Giuliano Pieropan e Giacomo Segantini.