Era il 25 marzo, secondo gli studiosi, il giorno in cui iniziò il viaggio nell’aldilà della Divina Commedia. Ecco perché il 25 marzo è diventato la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri in cui si celebra in tutta Italia e nel mondo il suo genio. L’edizione 2021, poi, era particolarmente speciale perché ricorreva il settecentesimo anniversario della sua morte. Era il Dantedì.

In occasione del Dantedì l’Università del tempo libero di Minerbe propone ai propri iscritti e a tutta la cittadinanza ItinerDante Street tour: un suggestivo percorso tra i versi danteschi, recitati nella loro forma originale e tradotti in toscano colloquiale.

Uno spettacolo a due voci, in cui ogni canto è declamato sulle note di una melodia originale, eseguita dal vivo. Sul palco ad esibirsi ci sarà la Compagnia Teatrale Naufraghi Inversi con Eugenio Di Fraia e Angelo Marrone.

L’appuntamento è al Teatro San Lorenzo di Minerbe , domani giovedì 24 marzo alle 18. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

 

La storia di ItinerDante, un anno fa.
di Nicoletta Spolini

Dantedì: 25 marzo 2021, inizia oggi ItinerDante, 700km in tour con la Divina Commedia di piazza in piazza attraverso sette Regioni italiane per celebrare (e attualizzare) i canti del sommo poeta a 700 anni dalla sua morte.

E per l’occasione tra le mille iniziative – quasi tutte digitali, vista la situazione della pandemia – abbiamo scelto di raccontarvi Itinerdante: un percorso di 700km con cui la compagnia teatrale Naufraghi Inversi, fondata da Eugenio Di Fraia e Riccardo Sozzi, con la collaborazione di Angelo Marrone, porteranno la Divina Commedia in 7 regioni toccando i principali luoghi culturali della penisola in una suggestiva unione tra poesia, arte e riflessione sulla nostra contemporaneità.

Oggi anche la loro prima performance sarà digitale con la lettura rivisitata del XXIII canto dell’Inferno, protagonista il Conte Ugolino, da parte di Di Fraia (la potete già vedere qui).

«Ma da qui in poi andremo nelle piazze», ci raccontano gli organizzatori, «proprio come gli antichi cantori, portando per le strade italiane l’inferno dantesco per aiutare noi tutti a comprendere, attraverso Dante, l’inferno in cui si è cacciata l’umanità».

Dante scrisse la Divina Commedia in volgare per renderla comprensibile a un pubblico ampio e di massa. Il suo scopo era quello di aiutare gli uomini del suo tempo a essere migliori in questa vita. Utilizzando la metafora del passaggio attraverso l’inferno, voleva farli riflettere sui loro vizi e i loro peccati al fine di ritrovare il sentiero che li avrebbe condotti a «riveder le stelle» (anche da un punto di vista culturale).

Mossi dallo stesso desiderio, i Naufraghi Inversi utilizzano i canti danteschi per rileggere la contemporaneità, anche nei risvolti drammatici di questi ultimi mesi, dimostrando tutta l’attualità della Divina Commedia che, dopo 700 anni, si rileva ancora in grado di restituire una fotografia più che realistica del mondo che ci circonda.

La prima tappa live sarà a Bergamo il 21 giugno: Bergamo perché è stata una delle città più colpite dalla pandemia e il 21 giugno perché è il primo giorno d’estate a rappresentare proprio – lo speriamo tutti – la rinascita. Poi si prosegue a Verona, ad Assisi, a Gubbio, a San Gimignano, a Roma e avanti così fino a torrnare a Ravenna il 21 settembre per l’appuntamento conclusivo.

«Con il Covid, il mondo si è fermato. Ma la cultura no. Ed è proprio la cultura che ci salverà».