Diceva Antonio De Curtis in arte Totò: «Siamo uomini o caporali?». Bene, Giovanni Colella “il sergente”, l’allenatore del F.C. Legnago Salus non appartiene certamente alla seconda categoria, è un uomo e soprattutto un professionista che sa prendersi sulle spalle tutte le responsabilità anche quando dovrebbero essere altri a farlo.

E’ stato infatti lui “il sergente di ferro” nella sala stampa del “Martelli” di Mantova, martedì scorso, deluso, al termine di una gara persa male (più nell’atteggiamento che nel punteggio, 2-0) dalla sua squadra, a parlare in questi termini dell’attuale situazione in casa legnaghese: «Dopo una partita come questa credo che qualcuno debba assumersi delle responsabilità. Abbiamo giocato molto male, con pochissime idee e poco cuore. Se io vedessi la squadra da fuori direi che l’allenatore è un rincoglionito, e sarebbe giusto che la società lo mandasse via, e di corsa, perché per questo schifo deve esserci un colpevole. Metto io la faccia davanti. È ora che mi caccino».

Parole forti, pronunciate a caldo, ma che comunque il tecnico trevigiano poi non ha voluto ritrattare o sviscerare meglio. La società, dal canto suo, ha preso atto di quanto dichiarato da Colella e si è limitata a dire che è in corso una valutazione della situazione.

Lo sfogo dell’allenatore che, è giusto ricordarlo, lo scorso anno conquistò una bellissima salvezza ai play-out, in riva al Bussè, è arrivato dopo una prestazione davvero brutta della sua squadra, che poteva tornare a casa dalla trasferta virgiliana con un passivo ben più pesante, per la prestazione offerta.

Di contro, però, è giusto sottolineare come, dopo appena tre minuti, il Legnago Salus si sia visto negare un rigore apparso abbastanza solare per atterramento in area di Contini (il più vispo dei suoi), che avrebbe potuto far prendere ben altra piega all’incontro.

Il problema è sorto nel momento in cui, invece di reagire con il “sacro fuoco” all’ingiusto vantaggio, arrivato tanto per cambiare da un errore in fase di possesso, e fino al quale il Mantova non aveva toccato palla o quasi, i giocatori in campo sono apparsi senza energie (mentali, più che fisiche), svogliati, poco propensi a lottare con il coltello tra i denti.

Una condizione che Colella, durante il suo breve intervento in sala stampa, ha riassunto fin troppo bene, portandolo di conseguenza a dire quanto ha detto.

Ora il campionato sarà fermo fino al 9 gennaio; la squadra godrà di qualche giorno di riposo in concomitanza con il weekend natalizio, dopodiché tornerà ad allenarsi lunedì 27. Bisognerà capire agli ordini di chi.

[In collaborazione con Pianura24]