IL nuovo direttore artistico del Teatro Salieri, Marco Vinco, racconta in un’intervista a Valentina Ceriani di Verona Economia il suo progetto per rivalutare la figura di Antonio Salieri oltre che come compositore anche come grandissimo maestro e, alla luce della ripartenza dei luoghi di cultura e spettacolo, svela quali saranno i prossimi eventi della Fondazione Salieri.

«Mi è stata consegnata questa macchina molto importante in un momento abbastanza difficile, – racconta Vinco – i teatri sono chiusi da un anno e mezzo e il teatro Salieri ha dovuto sottostare a queste normative che ne hanno impedito l’apertura.

Ora, siamo da poco entrati in zona bianca e siamo dunque ritornati a respirare e programmare qualcosa perché la voglia di fare è tanta.
Abbiamo deciso d’iniziare da subito, già da fine giugno, con due eventi all’aperto davanti al teatro. Il tema sono le due città abitate dal grande compositore legnaghese: Vienna e Venezia.
L’evento si chiama proprio Salieri Vi.Ve, come le iniziali di queste due città.
Sono due aperitivi musicali che vedono nella serata di domani, sabato 19, esibirsi tre pianisti sullo stesso strumento, quindi pianoforte a sei mani, con musiche del repertorio viennese e degustazione di birre e cibi esclusivamente viennesi.
Sabato 26 invece l’evento sarà dedicato a Venezia, con un quartetto d’archi che eseguirà un repertorio interamente veneziano. Saranno serviti cicchetti e prosecco per tutti i presenti. Saranno due concerti gratuiti con prenotazione obbligatoria dei tavoli, poiché la piazza sarà allestita come fosse un ristorante».

A settembre, invece, abbiamo in programma la grande novità che è il Salieri Festival, si terrà dal 3 al 18 settembre dentro e fuori dal teatro.
Sarà una grande rassegna di spettacoli prevalentemente musicali ma non solo: l’idea è renderlo un evento multidisciplinare.

Il progetto di creare un festival legato alla figura di Antonio Salieri è nato per omaggiare il grande compositore, purtroppo maltrattato dal film Amadeus, in cui il grande Mozart risulta simpatico e giovane e Salieri un vecchio burbero. Salieri è stato compositore di corte a Vienna per tanti anni e non era certo invidioso di Mozart. Erano più o meno coetanei. Rivalutare la sua figura, rendergli giustizia l’ho ritenuto doveroso.
Faremo questo festival che avrà a tema il Salieri non solo compositore, ma anche il Salieri maestro. La sua grandezza non è infatti solo quella di creativo musicale, ma di maestro di altri grandi compositori, come Beethoven, Schubert, Liszt e lo stesso figlio di Mozart.
Salieri è stato un grande compositore, ma un grandissimo didatta. Per questo il tema del festival sarà quello del maestro-allievo.
Le musiche saranno anche degli allievi e dei maestri di Salieri. Si esibiranno sul palcoscenico i grandi maestri e i loro allievi, quindi avremo artisti di fama internazionale, con i loro allievi. Una sorta di passaggio di testimone.
L’amicizia con la tradizione è un requisito essenziale per costruire il presente e il futuro della cultura, per portare i giovani e teatro e avvicinarli a questo mondo, di cui tutti abbiamo tanto bisogno».