Sono stati presentati oggi, venerdì 11 giugno nella Sala Rossa del Palazzo Scaligero, i primi risultati e gli sviluppi del progetto sperimentale “Rigenera”, promosso dalla Provincia di Verona e dedicato al recupero di migliaia di elementi degli arredi scolastici delle scuole secondarie di secondo grado del territorio scaligero.
Sono intervenuti David Di Michele, vicepresidente della Provincia con delega all’Edilizia Scolastica ed Elena Donazzan, assessore all’Istruzione della Regione del Veneto.

Ambiente, contenimento della spesa e sicurezza in classe, gli obiettivi del rifinanziamento programmato quest’anno dalla Provincia per il progetto dedicato agli arredi scolastici.
In tutto 275 mila euro, che si vanno ad aggiungere ai 180 mila già investiti nel 2018.
Del nuovo fondo 2021, 210 mila euro saranno destinati – in tre anni – al recupero di banchi e sedie, mentre i restanti 65 mila ai tendaggi delle scuole secondarie di secondo grado. Verranno così rigenerate le tende esistenti, in particolare veneziane, attraverso la sostituzione di singoli elementi soggetti a usura e interventi migliorativi per ottenere le certificazioni relative alla sicurezza con dispositivi di protezione per incendi e incidenti.

Il progetto Rigenera ha già permesso alla Provincia di recuperare, dal 2018 ad oggi, 1.182 banchi e 1.328 sedute, per un totale di oltre 2.500 pezzi.
Il risparmio stimato, rispetto all’acquisto di materiale nuovo, è pari al 25%.

«A fronte di un impegno totale di 455 mila euro, i vantaggi sono molteplici – ha sottolineato il vicepresidente della Provincia con delega all’Edilizia Scolastica, David Di Michele –. Innanzitutto abbattiamo sia i costi che la quantità di arredi vetusti altrimenti diretti in discarica.
Poi operiamo nell’ambito della cosiddetta economia circolare, per contenere l’impatto che anche gli edifici scolastici, come ogni altra attività umana, possono avere sull’ambiente.
Inoltre il progetto si sviluppa nelle aule, trasformandosi così in un messaggio concreto agli studenti sull’importanza del fattore ambientale nelle nostre scelte quotidiane: ogni banco infatti presenta un’etichetta che comunica all’alunno la sostenibilità del recupero. Infine, ricordo che la rigenerazione che abbiamo pianificato permette di ottenere i certificati necessari a garantire una maggiore sicurezza degli arredi e negli spazi scolastici. Certificati che sono esattamente gli stessi del materiale nuovo».

«Ritengo che questo progetto possa e debba essere mutuato dalla Regione coinvolgendo le altre Province venete che hanno la competenza su tale materia – ha affermato Elena Donazzan, assessore all’Istruzione della Regione del Veneto –. L’iniziativa veicola una comunicazione sociale ai giovani sul valore del bene pubblico. È inoltre un segnale dell’attenzione al tessuto produttivo locale che, nella massima trasparenza e correttezza, può occuparsi della rigenerazione. Infine rappresenta un esempio di intelligenza e oculatezza nel gestire e investire le risorse pubbliche. Chiederò agli amministratori e ai funzionari della Provincia la disponibilità a formare i colleghi degli altri enti per replicare il progetto in tempi contenuti».

Le parti oggetto di recupero sono, ad esempio, le intelaiature in ferro di banchi, sedie e cattedre. Mentre vengono sostituite le parti in legno e gommose con materiali a norma.

 

Foto: il vicepresidente David Di Michele e l’assessore Elena Donazzan davanti a un tavolo e una sedia rigenerati nel contesto del progetto.