«Un’azienda è sicuramente un fatto economico ma allo stesso tempo deve anche avere una responsabilità sociale verso il territorio, le comunità, le persone con cui è nata e cresciuta. Per questo come famiglia Riello abbiamo voluto questo centro vaccinale per la popolazione».

L’ha detto Giordano Riello, presidente del Gruppo omonimo e fondatore di Aermec oggi guidata dai figli Alessandro e Raffaella, inaugurando ieri assieme alla vicepresidente della Regione, Elisa De Berti, al direttore generale dell’Ulss 9 Scaligera, Pietro Girardi, al presidente della Provincia di Verona, Manuel Scalzotto, ed Fosca Falamischia, sindaco di Bevilacqua, sede storica della multinazionale della climatizzazione, l’hub vaccinale “Aermec per la salute”, realizzato in un’ala dello stabilimento.

«Abbiamo iniziato ad operare già da lunedì 17 maggio e, praticamente in una settimana, abbiamo già vaccinato oltre 1600 persone, dei quali il 30% nostri collaboratori ed il 70% cittadini che si sono prenotati dal sito dell’Ulss – ha spiegato Alessandro Riello -. Per noi e per tutte le nostre maestranze, per i sindacati interni, l’apertura di questo centro di vaccinazione è un orgoglio.
Era nato come polo interno all’azienda ma poi, subito, su richiesta dell’Ulss 9 da noi tutti subito accolta, è diventato hub di vaccinazione della popolazione e questo grazie anche all’impegno di Regione, Ulss, Provincia, Protezione civile, Croce Verde che, tutti insieme, si sono attivati al massimo per dare il loro contributo alla sua apertura».

«Quanto realizzato qui è la dimostrazione di una buona pratica di collaborazione tra pubblico e privato – ha sottolineato Girardi –. Un esempio che replicheremo in altre realtà con la prospettiva di un forte incremento di assegnazione di dosi di vaccini».

Aermec ha investito nel progetto oltre 60 mila euro solo per dotarsi dei frigoriferi necessari a garantire la catena del freddo per tutti i diversi tipi di vaccini anti Covid.
A questo, bisogna aggiungere il costo del personale, circa 16 operatori per due turni al giorno, di 3 medici, 3 infermieri e 2 amministrativi per turno. Oltre naturalmente agli spazi e ad altri interventi.